Condizionatori naturali
Condizionatori naturali GLI ALBERI IN CITTA' Condizionatori naturali D'estate combattono le «isole di calore» NELL'AMBIENTE cittadino le piante assumono un ruolo essenziale come elemento di incontro tra l'atmosfera, l'acqua, il terreno, le attività umane, l'agricoltura e la selvicoltura. E' ben noto a tutti che la vegetazione, essendo capace di trasformare l'energia solare e le sostanze minerali in sostanza organica, svolge un ruolo insostituibile in tutti i cicli, da quello dell'anidride carbonica, a quello dell'acqua, a quello degli elementi nutritivi. Soltanto la vegetazione può rendere il microclima un poco più favorevole alla vita dell'uomo e degli animali. Basti pensare, per esempio, alle condizioni che si creano in un bosco dove la radiazione solare durante i mesi estivi è 1/10 di quella al di sopra della chioma e la temperatura di conseguenza è inferiore di alcuni gradi (da 3 a 8°C). Le piante possono riflettere, assorbire o trasmettere la radiazione solare incidente sulle foglie, in modo che la luce giunga al suolo modificata sia per intensità sia quanto a composizione spettrale. Le foglie si comportano però in modo selettivo di fronte alle varie lunghezze d'onda a seconda della densità della vegetazione, della forma della chioma e del modo in cui sono orientate le foglie. Una superficie verde restituisce l'energia, mentre una costruzione la assorbe e la converte in calore contribuendo al riscaldamento degli strati dell'aria vicino al suolo. A questa energia termica assorbita va aggiunta quella prodotta dalle attività umane e industriaU, dal traffico veicolare, per cui, come conseguenza, si forma una bolla di calore (isola di calore) che modifica le condizioni di ventilazione agendo da schermo alle correnti d'aria provenienti dal territorio circostante, per esempio dalla campagna. Come conseguenza la vita in città diviene, specialmente d'estate, a volte assai inospitale. Anche per questi motivi, oltre che per aspetti estetici e funzionali di interazione positiva con la vita fisica e psichica dell'uomo (pensiamo al giardino come luogo di meraviglia e di piacere della cultura araba, persiana, rinascimentale, ai Settecento francese o all'Ottocento inglese), è essenziale la presenza delle piante in città, presenza che va accuratamente progettata. Infatti occorre conoscere la forma della chioma degli alberi (tondeggiante, allungata, ecc.) al fine di ottenere le migliori condizioni di ombra per ridurre il calore sugli edifici e di conseguenza all'interno dei locali. Tuttavia l'ombreggiamento delle pareti esposte a Sud risulta problematico durante i mesi invernali quando si desidera, ai fini del risparmio energetico, una buona illuminazione. In questa situazione sono più utili le specie caducifoglie, come tigli, carpini e così via. Queste essenze, vegetali anche se prive di foglie, fanno ombra con i rami: quindi come afferma una studiosa, Laura Bacci, dell'Istituto di Agrometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche va considerato anche il parametro «trasparenza della chioma spoglia». Esso varia con la specie: cosi il platano è meno trasparente del gingko biloba. La luminosità può essere controllata mediante tagli selettivi al fine di guidare la forma e l'orientamento delle aperture tra i rami e regolare la temperatura e l'irraggiamento sulla superficie. La vegetazione regola anche le radiazioni emesse dal suolo durante la notte. Infatti costituisce uno schermo al flusso di energia proveniente dal terreno e ne ritarda il raffreddamento nello strato al di sotto della chioma agendo da volano termico. Una fascia verde larga 100 metri può determinare un abbassamento della temperatura di 3°C. fatto che equivale a salire in quota di 700 metri. La massa verde modifica la temperatura anche attraverso la variazione dell'umidità in quanto, come è noto, il passaggio di stato dell'acqua comporta il consumo di energia. Un ettaro di bosco di faggio durante il periodo vegetativo produce 3000 metri cubi di vapore dissipando sotto forma di calore latente una notevole quantità di energia solare. Quindi è bene modificare la mentalità attualmente prevalente, non considerando più la vegetazione come un costo aggiuntivo al bilancio della città, ma come un fattore positivo per la vivibilità dei cittadini, come d'altra parte avviene all'estero: la città di Parigi destina il sette per cento del suo bilancio annuo alla realizzazione di aree verdi contro 1' 1% o a volte meno di città italiane! lei. ac ] Una superfìcie verde restituisce l'energia, mentre una costruzione la assorbe e la converte in calore riscaldando l'aria Anche un viale alberato contribuisce ad abbassare la temperatura
Persone citate: Laura Bacci
Luoghi citati: Parigi
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