Le Cartoline di Luisa, scritte con una montagna di cuore di Gabriele Ferraris

Le Cartoline di Luisa, scritte con una montagna di cuore Le Cartoline di Luisa, scritte con una montagna di cuore C gira. re, architettate Wall Street. scoltarle, pa obale I arriva un pacco con l'intestazione «Universa!». Ullalà, Universal. Quella dei film, sapete, il mappamondo che Cosa c'entriamo noi con i film? Apri, e dentro ci sono dischi. Oggià, Universal. Cioè, la Polygram. Concentrazioni, passaggi di mano, l'economia globale, adesso la Polygram è diventata Universal, e c'è stato un gran movimento, hanno mandato a spasso l'intero vertice italiano, ed è un peccato che abbiano fatto fuori una delle poche teste pensanti della discografia italiana, un signore che si chiama Stefano Senardi e che crede nella musica, fede rara e preziosa, specie in ambienti dove altri valori urgono. Già: per quanto affermarlo possa dispiacere ai discografici, è un fatto che ormai i destini della musica li decidono i fondi pensione del Minnesota, nel senso che i rendimenti mondiali delle major vengono valutati sulla base dei risultati trimestrali di Wall Street, e sai che gliene importa a Wall Street se il direttore della filiale italiana della divisione discografica della multinazionale globale riusce a vendere cinquemila copie di una band di Cuneo. Manco sanno dove sta Cuneo, quelli di Wall Street: loro studiano i dividendi, il Toro e l'Orso, i trust. Di conseguenza, non conta che cosa vendi, ma quanto vendi; e ogni tre mesi, in vista dei rendiconti di Wall Street, tu devi inventarti un successo che duri appunto tre mesi, per ottimizzare i profitti e sopravvivere fino al prossimo trimestre: Vi riferiremo prossimamente sul contenuto del pacco Universal, dove peraltro abbiamo trovato un paio di cosette di pregio. Adesso, il responsabile di questa rubrica pro¬ va un senso di fastidio nei confronti degli gnomi di Wall Street. Dunque, per far dispetto agli gnomi, vi vuol raccontare un disco di cui non sentirete mai parlare, che difficilmente ascolterete in radio e che ancor più difficilmente troverete nei negozi. Il disco s'intitola «Cartoline», ed è il lavoro d'esordio di una sorridente signora di Cuneo (appunto...) che si chiama Luisa Rossaro e che scrive canzoni. Canzoni molto belle, molto vere: canzoni che nascono dalle gioie e dai dolori di una vita qualsiasi, che è speciale proprio perché è qualsiasi. Luisa Rossaro canta le sue canzoni con un filo di voce e una montagna di cuore. Se vi capitasse di ascoltarle, capireste che vi ap; partengono. Perché sono storie di un essere umano, non banalità architettate pensando ai rendiconti di Wall Street. Per questo motivo, sarà molto difficile che possiate ascoltarle. E per questa, come per altre rapine ai danni della vostra anima, potete rendere grazie alle magnifiche sorti e progressive del mercato globale. Sono storie vere, non banalità architettate pensando a Wall Street. Sarà difficile ascoltarle, ma è tutta colpa del mercato globale Gabriele Ferraris

Persone citate: Luisa Rossaro, Stefano Senardi

Luoghi citati: Cuneo, Minnesota