Gli unici cubani che piacevano a Kennedy di Glauco Felici

Gli unici cubani che piacevano a Kennedy V IZ I O Glauco Felici Gli unici cubani che piacevano a Kennedy TORNIAMO al Trinidad Fundadores. Se qui costa L. 35.000 altrove le cose non vanno diversamente: 40 dollari canadesi, 18 sterline inglesi, 2660 pesotas spagnole, 36 franchi svizzeri. Negli Usa, i sigari cubani - ufficialmente - non sono in vendita: l'embargo, come si vede, è un'arma a doppio taglio (John Kennedy lo sapeva, e sombra che abbia atteso qualche giorno prima di decretare le sanzioni anticastriste per farsi procurare 460 scatole dei suoi preferiti, i Petit Upmann). Trinidad è il nome scelto per questa nuova marca che si unisce alle «neonate» marche Cuaba, Vegas Robaina, Vegueros. Il fonnato - l'unico al momento prodotto da Trinidad - è un Lagnilo Especial (una variante del Lagnilo n. 1, che è leggermente inferiore nel diametro) e misura 7,5x40 (in millimetri: 192 di lunghezza per 15,87 di diametro). Il sigaro si produce circondato da impenetrabile riservatezza circa la provenienza e la composizione della miscela di fo- ?;lie che formano la «tripa» - nella abbrica El Laguito, che si trova a La Habana (la stessa in cui si producono alcuni dei Cohiba, i «torcedores» sono quasi tutte donne, la direttrice e la ineffabile Emilia Tamayo). La confezione è una bella scatola di cedro, senza etichette (nella parte inferiore, la sigla EL NISU che, secondo i vecchi codici di identificazione, da poco modificati, sta per «El Laguito - dicembre 98»), in cui sono disposti orizzontalmente 24 sigari. Nelle scatole, i sigari sono sempre 25 (o 10, o 50), ma 24 quattro file da 6 - è una novità; anche il fatto che i Fundadores siano disposti in orizzontale e che siano chiusi con un «ricciolo» è abbastanza singolare, anche se non unico, quasi a voler ribadire l'eccezionalità del prodotto. L'aspetto è prossimo alla perfezione; setoso al tatto, dorato e oleoso come meglio non si potrebbe. Alla combustione non presenta insormontabili difficoltà. Ma il giudizio alla fumata qual èV Sfo- ?;liamo un po' di letteratura. Gianranco Plenizio: «I pochi Trinidad che ho fumato mi hanno lasciato assolutamente perpendicolare. Non dubito che sia colpa mia. Anche perché, tutte le volte, sfortuna delle sfortune, li ho accesi dopo cena. E in quel caso la cosa che si nota di più è l'evanescenza del corpo, che neanche alla fine riesce a raggiungere una consistenza apprezzabile. Gli aromi sono molto sottili, fusi ed eleganti. Il sapore è piuttosto rotondo (...) Forse i sigari che ho fumato io erano freschissimi. Forse anche loro hanno bisogno di equilibrarsi un po'. Forse bisogna fumarli dopo il caffè della mattina. Io tornerò a provarli o voi non tenete conto di quello che vi ho detto». Gianfranco Plenizio Avana nel corazòn Mursia, L. 45.000 Kennedy ordinò 460 scatole di Petit Upmann prima dell'invasione

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