Alla ricerca della piega (giusta) perduta di Maria Laura Rodotà

Alla ricerca della piega (giusta) perduta Maria Laura Rodotà Alla ricerca della piega (giusta) perduta LA ricerca della Ciancicatimi Giusta, quello spiegazzamento dei vestiti che però è miracolosamente gradevole ed è il vero segnale dello chic noncurante di alto livello, appassiona storicamente le élites; oltreché le classi medie e medioalte che cercavano di imitarle. Col tempo e il benessere diffuso però, la nobile tradizione ciancicante ha perso pubblico: molti ricchi recenti (se ne è lamentato anche il «Financial Times») se ne strafregano dei canoni dei vecchi ricchi e della loro benevolenza, spendono con criteri diversi, hanno diversi status symbol. Per chi ama la ciancicatura ma non ama sentirsi un'arrampicatore sociale, questa è un'ottima notizia. Specie d'estate: può girare agghindato come il naufrago della carne Simmenthal, o come una bag lady, sentendosi ganzissimo/a e senza paura di esser preso per imitatore di principi e grandi industriali. Ma a questo punto non si può barare: e bisogna trovare altri modelli ciancicanti. Per fortuna, in Italia si incontrano i migliori: i turisti scandinavi che girano per le città d'arte. La loro ciancicatura è sobria, basic e attualissima: riguarda bermuda kaki, magliette azzurro polvere, felpe blu o verdone grosse e sbiadite. Tutto più comodo e facile da ciancicare dei calzoni lunghi, delle camicie su misura e dei pullover di una volta (che, nei casi estremi, andavano anche bucati). Ma con un ottimo effetto: gli scandinavi da vacanza intelligente sembrano scesda una barcona a vela d'epoca invece che, come effettivamente succede, da una station wegon carica dbambini e piena di briciole pan-europee. In più, è autontica: i vestiti sono ciancicati perché i portatori sono in giro da giorni o settimane con poco bagaglio, lavano tutto nei lavandindegli alberghi, naturalmente non stirano. E anche noi, anche se quando ci sentiamo più vicini al genere camorrista rutilante o milanese superaccessoriato, non possiamo non apprezzarli.

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