Sugli affini la guerra degli sconti

Sugli affini la guerra degli sconti Si dividono le associazioni degli inquilini e dei proprietari. A settembre interverrà il ministro Micheli Sugli affini la guerra degli sconti A Roma entrano in vigore due diversi contratti-tipo ROMA Proprio adesso che sembrava finito il mercato senza regole degli affitti nella capitale, è cominciato lo scontro tra le associazioni di inquilini e proprietari, che hanno dato il via, a poche ore di distanza le une dalle altre, a due nuovi accordi. Da oggi è operativa infatti l'intesa sui contratti agevolati, sottoscritta dai sindacati Stima (Cgil), Uniat (Uil), Unione mquilini, Conia e le Associazioni di proprietari Asppi, Apcc e Confedilizia. Con i nuovi affitti i proprietari potranno beneficiare di sgravi fiscali fino al 40,5%, mentre per gli inquilini sarà possibile prendere in fitto un appartamento che sarà valutato tra un minimo di 5 mila lire a metro quadro e un massimo di 12 mila lire. Su un altro fronte, il Sicet (Cisl), che ha sottoscritto insieme all'Ama un altro accordo con Uppi, Arpe e Conf appi: il territorio di Roma è stato diviso in 5 grandi zone (in totale 36 aree omogenee); in base ad una serie di parametri il valore del canone, stabilito in lire per metri quadri, viene collocato in 4 fasce per i quartieri centrali, 3 per quelli periferici. L'inquilino risparmierà circa 150-200 mila lire al mese, mese, il proprietario avrà riduzioni fiscali sull imponibile pari al 45%. Si attende dunque settembre, con il responso del ministro dei Lavori Pubblici Enrico Micheli, per capire quale dei due sarà ritenuto valido. L'accordo agevolato (SuniaConfedilizia), affiancherà il tradizionale contratto (4 anni +4) per un periodo più breve (3 anni +2) in tutte le 174 zone urbane individuate dalle parti. Conf edilizia ha precisato che la scelta a quale accordo aderire spetta alla responsabilità dei proprietari e degli inquilini (con un reddito inferiore ai 60 milioni per le relative agevolazioni), mentre in tal senso non hanno potere il ministro dei Lavori pubblici o dall'amministrazione capitolina. «Non possono esserci due contratti diversi - ha commentato Paolo Pietrolucci, presidente romano di Confedilizia -.Per questo chiediamo l'intervento del ministro». Nel frattempo, al Comune, a partire dalla prossima settimana, sarà possibile consultare il volume cartografico che riproduce in dettaglio i 9 macroquartieri individuati dai relatori di questo accordo, con l'elenco dei valori e dei parametri applicati. Lo standard dei prezzi, che tenendo conto del mercato è tra le 9 e le 12 mila lire al metro quadro, viene suddiviso in tre fasce: tra 5 e 7 mila lire, tra 7 e 10 mila lire, tra 10 e 12 mila lire. Il valore degli appartamenti verrà valutato in base a 26 parametri oggettivi, individuati dai firmatari dell'accordo, e inserito in una di queste tre fasce. In pratica, un'appartamento di 100 metri quadri a Cinecittà potrebbe costare all'inquilino da un nummo di 500 mila lire ad un massimo di 1.200 mila lire. I parametri, a seconda della zona, sono costituiti da servizi urbani, manutenzione della casa, ascensore, citofono, mobilio, box auto, infissi, porte, riscaldamento etc. Se la casa conterrà solo 5 dei 26 elementi individuati rientrerà nella fascia minima di prezzi, fino a 10 elementi nella fascia media, oltre i 10 nella massima. Villini, piscine o la presenza di tripli servizi comporteranno invece una maggiorazione del 10%. L'accordo, che si adegua per il 75% alle rilevazioni dell'Istat, non subirà aumenti di canone se non negli anni successivi al contratto, dal 2% via via fino ad un massimo del 6%. Le parti contraenti dovranno invece sottoscrivere even¬ tuali adeguamenti al regime fiscale applicato entro 90 giorni. Gli sgravi per i proprietari sono già applicati dalla legge: al 10-15% di riduzione dell'imponibile concessa secondo le fasce di reddito si aggiunge il 30% di sgravio, oltre al 70% applicato all'imposta di registro per inquilini e proprietari. Per gli inquilini, invece, le fasce di prezzi individuate dovrebbero consentire un affitto inferiore del 20% agb attuali prezzi di mercato. «Ma con questo contratto agevolato - ha affermato il segretario Luigi Pailotta - possono risparmiare sino al 35-40% rispetto ai valori di mercato, se rientrano nella fascia di redditi bassi. Nell'altro accordo - continua -, con gli stessi parametri si va ad una valutazione più alta degli appartamenti, perchè sono ritenuti sufficienti pochi elementi. Inoltre non viene rispettato il modello del contratto-tipo, in base al quale gli elementi che mettono a norma di sicurezza la casa, come impianti elettrici e gas, non possono essere valutati per l'attribuzione di valore al canone». Pallotta ha anche anticipato che «entro la metà di settembre» saranno firmati firmati tutti gli altri accordi ancora aperti nel resto d'Italia. |r. e. s. ] Il territorio della Capitale è stato suddiviso in aree. La definizione del canone da pagare avverrà sulla base di una serie di parametri Il ministro Enrico Micheli

Persone citate: Arpe, Conia, Enrico Micheli, Micheli, Pallotta, Paolo Pietrolucci

Luoghi citati: Italia, Roma