Presa la banda che ha ammanato il gioielliere

Presa la banda che ha ammanato il gioielliere Il killer sarebbe un giovane pregiudicato sardo, da poco scarcerato dal tribunale della Libertà Presa la banda che ha ammanato il gioielliere Setacciata la mala bresciana: tre fermati, un latitante Franco Mondini BRESCIA Ha un nome il rapinatore che uccise con due colpi di pistola l'orefice Felicini a Toscolano Maderno la sera del 27 luglio scorso. Ieri mattina alle nove il pool di carabinieri e poliziotti che si è costituito per arrivare alla soluzione del delitto ha sottoposto a fermo Marco Orni, un pregiudicato di 23 anni che risiede in Valtrompia a Gardone, ma è domiciliato a Brescia. Il giovane era stato rimesso in libertà da pochi mesi, dopo essere stato arrestato per una rapina compiuta in una banca. Secondo le testimonianze raccolte dagli inquirenti sarebbe lui uno dei due banditi che tentarono l'assalto in gioielleria, un colpo che si è trasformato in un delitto. Fermate altre due persone che avrebbero avuto un ruolo «logistico» nella rapina. Ancora latitante invece il complice di Orni, un gardesano di origine mantovana che da un paio di giorni pare sparito nel nulla. Si tratta di un pregiudicato, che risulta affidato ai servizi sociali di Moniga sul Garda. Marco Orrù è il più giovane di una famiglia sarda trasferitasi nel Bresciano una trentina di anni fa. Le cronache si sono spesso occupate di questa famiglia. Il 14 febbraio di sette anni fa Franco Orrù, fratello di Marco, 36 anni, rimase ucciso nell'assalto a un furgone portavalori a Paitone, paese tra Brescia e il Garda, da un proiettile partito dalla sua mitraglietta. Ora tocca al fratello finire alla ribalta, pesantemente sospettato dell'omicidio a causa dei testimoni che videro i due banditi in azione nella piazza San Marco di Maderno. Quella fu una rapina che non passò inosservata: almeno una dozzina di persone notarono i malviventi scappare a bordo di una motocicletta, dopo aver anche aggredito un passante perché la Honda (rubata a Brescia e usata per raggiungere Maderno) era in panne. Già venerdì il cerchio si era ristretto attorno ai due presunti killer. Una questione di ore, perché le indagini avevano ormai imboccato la strada giusta. Quella di ieri per le forze dell'ordine impegnate nelle indagini è stata una notte trascorsa in piedi. Alle tre la polizia ha fermato Maurizio Fenotti, 44 anni, conosciuto nel mondo della mala bresciana con il soprannome di «Valvolina». L'uomo era rimasto coinvolto in una rissa nei giardini di via Nullo, a Brescia. All'accusa di rissa aggra¬ vata si è poi aggiunta quella di concorso in omicidio e tentata rapina per il fatto di Maderno. «Un ruolo marginale. A Maderno non c'era» ha dichiarato ieri il suo legale, l'avvocato Patrizia Scalvi, che difende anche Marco Orrù. L'altro sospettato è Giuseppe Moretti, 37 anni e qualche pendenza per truffa. Per qualche tempo avrebbe avuto in uso la Honda rubata e utilizzata per la rapina-omicidio. Ieri i due sono stati interrogati a lungo dai pm Antonio Chiappani e Mario Conte. Quanto a Orrù, sarebbe stato lui a sparare quattro colpi, due dei quali a segno, che ferirono a morte l'orefice. Marco Orrù era stato arrestato lo scorso febbraio col fratello Giancarlo per una rapina in una banca. Ma in carcere rimasero poco. Vennero scarcerati dal tribunale della Libertà, perché alcuni testimoni non li avevano riconosciuti. A Maderno, come su tutto il Garda, la notizia dell'arresto del presunto assassino dell'orefice Felicini si è rapidamente diffusa nella serata di ieri dopo che le tv ne hanno dato notizia. La serranda grigia dell'oreficeria rimane sempre abbassata. Un cartello bianco riporta la scritta «Chiuso per lutto». Non si sa se il figlio Paolo, che ha sedici anni, o la ex moglie dell'orefice rialzeranno la serranda per entrare nel negozio dove Domenico Felicini è stato ucciso per qualche milione di monili. Il ricercato è un uomo che risulta in affidamento ai servizi sociali dopo un precedente arresto Ma di lui si è persa ogni traccia La scena del delitto davanti all'oreficeria Felicini, a Toscolano Maderno. Sotto la gioielleria Barrocci a Milano

Luoghi citati: Brescia, Milano, Paitone, Toscolano Maderno