Camion italiano uccide una bambina

Camion italiano uccide una bambina Rugova: il Kosovo non rinuncerà all'indipendenza neppure se cadrà Milosevic Camion italiano uccide una bambina Albania, travolta al passaggio di un convoglio militare TIRANA Una bambina albanese è morta ieri pomeriggio travolta da un mezzo militare italiano che faceva parte di una colonna che trasportava militari e soccorsi. Il mezzo militare appartiene al contingente che opera in Albania nell'ambito dell'operazione Arcobaleno. L'incidente è accaduto alle 14,40 nei pressi di Mjiede, un piccolo centro nel Nord del Paese. La bambina, Vjollca Gjoni, di 11 anni, è stata investita dall'automezzo che era inserito in un'autocolonna proveniente da Kukes. Secondo quanto reso noto dal comando di Italfor in Albania, l'autocolonna procedeva ad una velocità di circa 30-40 chilometri orari, quando «improvvisamente la piccola albanese - come è stato riferito -, sbucando dal ciglio della strada, si è posta di fronte al veicolo che non ha potuta evitarla». La bambina è stata immediatamente soccorsa dagli stessi militari che hanno provveduto a farla trasferire, in elicottero e con l'assistensa medica a bordo, in una struttura sanitaria dove purtroppo è giunta cadavere. Frattanto sul futuro del Kosovo fa risentire la sua voce il leade moderato Ibrahim Rugova. L'esponente albanese, leader della Lega democratica del Kosovo (Ldk), in un'intervista al settimanale tedesco «Der Spiegel», ha affermato che il Kosovo non rinuncerà all'indipendenza dalla Serbia e dalla Jugoslavia neanche nel caso di una destituzione del presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e dell'instaurazione di un regime democratico a Belgrado. Per Rugova, il periodo di transizione attuale sotto l'am¬ ministrazione delle Nazioni Unite e della Nato è solo «il passo preliminare verso l'indi Eendenza», perchè «i serbi non anno più alcun diritto sul Kosovo dopo questa guerra e i massacri perpetrati dalla polizia speciale e dai paramilitari». «Nessun soldato jugoslavo metterà più piede in Kosovo», ha dichiarato Rugova, che si è invece detto possibilista sul progetto della Grande Albania, rilevando che un'eventuale unione tra Kosovo e Albania «dovrà essere decisa a suo tempo dal popolo mediante referendum». Il leader albanese ha anche condannato i ripetuti attacchi ai danni della minoranza serba del Kosovo e auspicato che i serbi, una volta stabilizzata la situazione, possano fare ritorno «sotto la nostra protezione», anche se i tribur" i dovranno stabilire chi tra .oro è stato coinvolto in crìmini di guerra.

Persone citate: Gjoni, Ibrahim Rugova, Kukes, Milosevic, Rugova, Slobodan Milosevic