Gentildonna e spacciatrice di Maurizio Molinari

Gentildonna e spacciatrice Da tempo spediva pacchetti di cocaina a New York dalla base dell'Us Array in Colombia Gentildonna e spacciatrice Bogotà, moglie del comandante Usa Maurizio Molinari inviato a WASHINGTON La moglie del comandante americano delle unità militari impegnate nella lotta al narcotraffico in Colombia è sotto accusa per traffico di cocaina verso gli Stati Uniti. Le pesanti imputazioni a carico di Laurie Anne Hiett, 36 anni, sono il frutto di un'indagine top-secret di tre mesi condotta in stretto coordinamento da polizia di New York, agenti della buoncostume e dell'anticrimine dell'Esercito. Tutto è iniziato lo scorso maggio, quando un rituale controllo anti-droga nei sacchi di posta aerea a Miami portò alla scoperta di un pacchetto contenente 1,2 kg di cocaina con destinazione New York. Il mittente era scritto chiaramente sul retro: la moglie del comandante ovvero la sede diplomatica degli Stati Uniti a Bogotà. Lavorando su quella traccia gli agenti hanno scoperto che fra il 13 aprile ed il 26 maggio Laurie Anne Hiett aveva inviato ben sei simili «pacchetti» n due differenti indirizzi di New York e n diverse cassetto postali nei quartieri Oueen e Manhattan per un totale di 7,2 chili di cocaina. Valore di mercato: circa mezzo miliardo di lire. Una delle destinatarie delle «spedizioni» ha ammesso alla polizia che per ogni «pacchetto» ricevuto incassava una ricompensa di 1500 dollari (circa 2,7 milioni di lire). 1 «pacchetti» venivano regolarmente inviati dalla signora Hiott - grazie ai servizi postali intorni dell'ambasciata Usa - con innocue diciture come «caramelle», «dolci», «caffo», «candele» 0 «magliette». Dopo aver raccolto numerose prove, la polizia ha deciso di intervenire ed arrestare la donna solo in seguito a suoi ripetuti viaggi a New York, che hanno fatto sospettare il coinvolgimento diretto in unu vera e propria rete di trafficanti (arriva dalla Colombia la maggior parte della droga destinata al mercato degli Stati Uniti). Inevitavili le dimissioni del marito. Il colonnello dell'esercito James Hiett, una settimana fa ha lasciato «volontariamente» l'incarico ricevuto noi luglio 1990 di comandante dei duecento militari americani di stanza presso l'ambasciata di Bogotà, destinati a collaborare alle operazioni anti-droga nella giungla colombiana. La vicenda giudiziaria ò comunque ben lungi dall'essersi conclusa è potrebbe riservare altre sorprese. La donna e uscita dal curecre di New York giovedì pagando una cauzione di circa 270 milioni di lire, respinge ogni addebito, fa dire al proprio avvocato che è assolutamente innocente e accusa l'autista colombiano dol marito a Bogotà di averle dato questi «pacchetti marroni chiusi ermelicamen- te» da inviare a «suoi amici» e di cui lei avrebbe ignorato del tutto il contenuto. In effetti sono molti i dipendenti colombiani dell'ambasciata che chiedono aiuto per usufruire dei servizi postali Usa ma in genere di tratta di lettere e non di pacchi. L'autista, José Alfonso Ayala, da 15 anni al servizio dell'ambasciata Usa, fermato dalla polizia di Bogotà, ha raccontato una storia assai differente: la signora Hiett «abusava della cocaina» e gli chiese in più occasioni di accompagnarla in quartieri malfamati come La Zona Rosa per acquistare dosi in quantità da «donne sconosciute che arrivavano in taxi». Si tratterebbe insomma di una cocainomane caduta in mano ai trafficanti. Venuta a conoscenza delle rivelazioni dell'autista la moglie del comandante si è mostrata - secondo il rapporto depositato presso la Corte Federale di Brooklyn - «estremamente agitata» ed ha detto di temere «di essere uccisa». Il caso-Hiett ha messo in imbarazzo Stati Uniti e Colombia in un momento mol¬ to delicato. I due paesi hanno deciso un intensificazione della lotta alla droga e il generale Barry McCaffrey - l'uomo anti-narcotraffico della Casa Bianca - ha proposto di raddoppiare l'aiuto americano alla Colombia, portandolo a mezzo miliardi di dollari (900 miliardi di lire). Ma la strategia delle operazioni militari congiunte anti-droga viene criticata in alcuni ambienti del Congresso a Washington perché rischia di coinvolgere le truppe americane negli scontri con la guerriglia e quindi nella guerra civile. Il portavoce del ministero della Difesa di Bogotà e l'ambasciata degli Stati Uniti preferiscono tacere sull'intera vicenda, che tiene banco sui media americani dopo essere venuta alla luce grazie allo «scoop» giornalistico estivo di William Bastone del settimanale «Village Voice» di New York. Il marito ha lasciato l'esercito e lei accusa l'autista: i pacchi li mandavo per conto suo Sopra, milizie colombiane antiguerriglia pattugliano un villaggio. Qui accanto il generale Barry McCaffrey, l'uomo anti-narcotraffico della Casa Bianca

Persone citate: Barry Mccaffrey, James Hiett, José Alfonso Ayala, Laurie Anne, Laurie Anne Hiett, William Bastone, Zona Rosa