Blair in Toscana: lasciatemi in pace di Pierangelo Sapegno

Blair in Toscana: lasciatemi in pace IL PREMIER INGLESE A SAN ROSSORE «NON VOGLIO DARE FASTIDIO A NESSUNO» Blair in Toscana: lasciatemi in pace Ospite dell'Italia, pagherà con la beneficenza reportage Pierangelo Sapegno dall'inviato a SAN ROSSORE SOLE d'Italia. Vannino Chiti marcia baldanzoso come se volesse presentarlo. Gli inglesi cercano riparo. Chiti è il presidente della Regione Toscana, che ospita Tony Blair. Sorride al sole col suo naso grifagno. «Se Blair viene qui è perché gli piace. Il resto sono sciocchezze». La Bbc gli ha porto il microfono. Gli altri aspettano. Gli inglesi pensano che la Toscana è troppo bella per gli italiani. Ultimamente, pensano anche cho Tony Blair sembra sempre di più un italiano. Questa è In Villa del Gombo, mister, a San Rossore. Dietro, c'era l'ombra doi pini che ci ha portati fino qua, 80 giornalisti, quasi tutti inglesi. Tony Blair appare sul ponte, con la moglie Cherie, in controluce. Immagine un po' romantica. «Scusatemi, mii la Toscana ci piace tanto». C'è qualche pino a ombrello che si allunga contorto. Il mare è là dietro. La signora Cherie è vestita come una perfetta inglese in vacanza in Toscana nei film di Ivory, con una giacchetta bianca e pantaloni bianchi e un cappellino di paglia che sventola per salutare la folla di cronisti assiepati dietro le transenne. Anche mistor Blair ha una camicia di garza bianca con le maniche un po' troppo lunghe, che luccica nel sole davanti agli obbiettivi dei fotografi. «Non voglio dar fastidio a nessuno. Sono felice di essere qui». Sarà per questo che non parla molto, Blair. Annuncia che «questo è il discorso più breve che un primo ministro possa fare». Dice solo: «Lasciatemi in pace. Voglio godermi le vacanze assieme ai miei figli». Poi, le grandi proteste annunciate dai tabloid inglesi stanno tutte in uno striscione rosso, che viene srotolato dall'alto della Torre Matilde di Viareggio: «Mister Blair, tu non sei il benvenuto. Fatti una vacanza in Kosovo». Nonostante il Daily Mail e gli altri, è tutto quello che è riuscita a fare Rifondazione Comunista. Si vede che tutto il mondo è paese. Adesso, le truppe inglesi storcono il naso. Avevano fatto un po' di battaglia contro il premier, per questa vacanza che non costa una lira, nella tenuta che fu dei Savoia e poi dei presidenti della Repubblica, fino a Saragat. Da Leone in avanti non c'è più venuto nessuno. Ci torna adesso il primo ministro inglese, inse¬ guito dagli strali della stampa di casa. La Regione Toscana ha appena ristrutturato la villa, questo quadrato di vetrate attorno a uno spiazzo verde dove c'era un grande pino che Giovanni Gronchi voleva salvare e che è morto negli anni quando l'hanno dimenticato assieme alla tenuta, cinquemila ettari e poi le dune e le lame di sabbia che scendono al mare. Per la sicurezza dell'ospite, le autorità italiane avevano impedito pomposamente tutti gli accessi alla spiaggia. Ma Blair, prima di venire, aveva già detto di «non voler impedire a nessuno di visitare le spiagge che vengono normalmente utilizzate». Quei provvedimenti ?;li sembravano esagerati. Ala stampa inglese, invece, sembravano «vergognosi». Venerdì sera, dopo una riunione in questura a Pisa, il prefetto Gianfiorenzc Fiore aveva annunciato di «aver aderito al desiderio del primo ministro britannico». Questi inglesi. Fanno sempre problemi di forma. E prendono tutto troppo sul serio. Così, la prefettura aveva chiesto quasi incredula alla capitaneria di porto di revocare «l'ordinanza che imponeva restrizioni alla navigazione in quel tratto di mare». Venerdì sera è arrivato anche Blair, con la moglie, i tre figli e gli amici dei figli. La spiaggia di San Rossore è un tratto compreso tra l'Arno e il Serchio. Confina con la tenuta del duca Salviati, dove è stato ospite il cantante Sting e dove è venuta anche la regina madre Elisabetta. In questi giorni, a Bolgheri, dopo Castiglioncello, c era Sarah Ferguson. Nessuno per loro ha mai pensato a divieti. Però, è anche vero che in Italia i divieti si fanno per farli: difatti, noi non li prendiamo mai seriamente. Pure Sting, pure la regina madre, sono stati ospiti senza pagare una lira. I tabloid inglesi avevano scritto: «Un primo ministro potrà ben pagarsi le vacanze». In Italia, se un primo ministro si paga le vacanze, la notizia durerebbe un mese. Blair ha spiegato che voleva pagare, ma che la Regione Toscana non ha voluto. Ha promesso allora una «donazione in denaro», che la Toscana devolverà in beneficenza a un istituto per minori. La conferenza stampa è durata 8 minuti. Due domande, una per gli inglesi, una per gli italiani, che siccome non si capivano hanno fatto la stessa domanda. Risposta di Blair: «Sono vent'anni che io e mia moglie veniamo in Italia perché ci piace. Speriamo di continuare. Non vogliamo guastare le vacanze di nessuno, ma solo avere un periodo di riposo tranquillo con i nostri figli. Sono grato alla Regione Toscana». E tanti saluti. Una panchina da giardino, un tavolo con le bibite, il prato inglese, l'ombra dei pini, e gli ottanta giornalisti transennati. Non resta che Vannino Chiti, in pole position alla Bbc. Spiega che il restauro di villa Gombo è costato 6 miliardi (gli inglesi, ingenui, avevano scritto solo 800 milioni): «Li abbiamo spesi per farla diventare residenza temporanea di ospiti illustri». Notifica che il costo del soggiorno di Blair «è pari a quello ai un ricevimento». Gli inglesi insistono, e lui: «I costi sono limitati perché non c'è bisogno di assumere nuovo personale». E quelli insistono. Che tipi questi inglesi. Chiti è un italiano perfetto. Promette, tranquillizza: «Renderemo nota la spesa complus siva alla fine delle vacanze». Si scandalizza pure un po': «A fine agosto io e la mia famiglia andremo a passare le vacanze in Scozia. Ma nessun toscano si è risentito per questo». Verissimo. A proposito: c'è nessuno che è disposto a offrirgliela? Chiti, presidente della Regione: «Farà una donazione in denaro, la daremo ai bimbi in istituto» Rifondazione comunista contesta «Non sei benvenuto Potevi andare a riposarti in Kosovo» Protesta contro la presenza di Tony Blair in Toscana: uno striscione srotolato dall'alto della Torre Matilde di Viareggio da alcuni militanti di Rifondazione comunista: «Fai le vacanze In Kosovo» A destra: Il premier britannico eia moglie all'arrivo nella villa «Il Gombo» nella tenuta di San Rossore