GERMANIA I TRE NUMERI DEL RILANCIO

GERMANIA I TRE NUMERI DEL RILANCIO RIDUZIONE DELLE TASSE GERMANIA I TRE NUMERI DEL RILANCIO Carlo Bastasin LE difficoltà tedesche sono state finora una pericolosa consolazione per l'Italia. Negli ultimi nove mesi i due Paesi hanno avuto problemi paralleli: cambi di governo, le economie più lente d'Europa, paralisi delle riforme, rischi di crisi politiche. Il parallelismo però rischia di finire. Secondo le previsioni, l'economia tedesca dovrebbe crescere del 3% nel 2000 e il governo di Berlino ha in cantiere ampie riforme: pensioni, tasse, pareggio del bilancio. Per l'Italia, che fatica a ritrovare la strada della crescita, significherebbe la caduta del paravento, resterebbe sola e ultima tra i Paesi dell'euro nella rincorsa vitale alla competitività. Competitività significa non solo ottenere maggiore benessere e minori rischi di degrado sociale, ma anche acquisire margini di governo per realizzare una società più giusta, libera e ordinata. Il sacrificio iniziale della discrezionalità politica a favore delle riforme economiche restituisce poi libertà di scelta e possibilità di intervento alla politica stessa, ridando intensità e valore al rapporto tra cittadino e governo della vita pubblica, oggi in crisi in Italia come in Germania. Per la socialdemocrazia europea sono tempi faustiani, in cui l'anima politica può essere facilmente venduta solo al diavolo. Mentre la stampa tedesca li consigliava di «studiare i litri di Norberto Bobbio» per ritrovare orientamento, il cancelliere Schroeder si era limitato finora a far leva sulla sua capacità «alla Clinton» di cambiare politiche in eorsa. Un buon metodo per sopravvivere in Parlamento, ma un cattivo metodo per convincere i cittadini disorientati e delusi. Il calo nei sondaggi è stato infatti verticale. Quando la credibilità della politica è bassa, la comunicazione da parte dei governi funziona solo con obiettivi chiari e semplici, come nel caso dell'euro e dei suoi parametri. I numeri sono aridi, ma consentono ai cittadini di vedere-verificarepartecipare alla vita pubblica. E' questa la strada che sta considerando il governo tedesco: i nuovi «numeri» della politica tedesca sono 15-25-35, le tre aliquote della rivoluzionaria ri forma fiscale affacciatasi in queste ore nel dibattito tedesco per abbattere la pressione fiscale e creare un rapporto chia ro e semplice tra Stato e cittadi no. Un progetto politico così potente da aver già costretto l'opposizione, liberale e cristianodemocratica, ad avvicinarsi al governo e a promettere disponibilità e sostegno alla riforma. Se per Berlino il secco taglio alle tasse sarà comunque arduo da realizzare, per Roma, gravata dai debiti, resterà una chimera. Ma una chimera istruttiva: se l'economia è due volte più lenta di quella degli altri Paesi, la politica che la governa deve essere due volte più veloce. In caso contrario al degrado dell'economia segue quello della politica.

Persone citate: Carlo Bastasin, Clinton, Norberto Bobbio, Schroeder

Luoghi citati: Berlino, Europa, Germania, Italia, Roma