NELL'ECONOMIA GLOBALE NON È MAI TEMPO DI FERIE di Ugo Bertone

NELL'ECONOMIA GLOBALE NON È MAI TEMPO DI FERIE NELL'ECONOMIA GLOBALE NON È MAI TEMPO DI FERIE Ugo Bertone L) ECONOMIA globale non va in ferie. Il mondo a quattro ruote ha vissuto, anzi, un venerdì di fuoco: il matrimonio Scania-Volvo, innanzitutto, promette di innescare una sorta di terremoto sul mercato dei veicoli pesanti. Ma, nelle stesse ore, Gm sfondava le difese dei chaebol coreani dando l'attacco a Daewoo, una mossa che cambia gli equilibri dell'Oriente, il mercato più promettente nei prossimi anni. La danza dei miliardi (di dollari) ha contagiato anche l'Europa: Deutsche Telekom ha finalmente realizzato lo sbarco in Inghilterra. Alla C&W tirano un sospiro di sollievo;..grazie alla cessione di One 2 One, il gruppo britannico avrà i mezzi per perseguire la sua strategia globale. E, mentre s'arroventa in Francia la battaglia sul petrolio (i grandi giochi nel mondo anglosassoni già sono avvenuti) ecco che prende il via la stagione dei grandi abbracci nella chimica: Union Carbide-Dow, matrimonio da 20 mila miliardi di lire potrebbe/dicono gli analisti, precedere le nozze tedesche tra Bayer e Basf. In Italia manca, per ora, la grossa notizia. Ma anche le nostre imprese sono ormai inserite a pieno titolo nel processo di cambiamento che richiede flessibilità, capacità nel riposizionare le risorse delle aziende e una forte vocazione internazionale. E capita così che, nella prima parte del '99, avvenga un fatto quasi miracoloso: le acquisizioni all'estero da parte di aziende italiane (73 in tutto) superano quelle degli stanieri in Italia (70). A prima vista non si capisce perchè, mentre i mercati finanziari danno segnali di logorio e di nervosismo, l'economia glo¬ bale debba accelerare. Eppure una logica c'è. Il fenomeno dell'integrazione tra i vari mercati ha interessato prima il mondo della finanza e dell' hi-tech (telecomunicazioni, società dell'informazione e biotecnologia) prima di coinvolgere settori più tradizionali. Un anno fa, di questi tempi, le Borse erano ancora impegnate a digerire le grandi fusioni bancarie americane, svizzere e gli sforzi di Deutsche Bank per sfondare sul mercato Usa. Il tutto mentre si moltiplicavano le alleanze nei merchant banking o nell'assett allocation -«tra i giganti della finanaa, impo- ■ | gnat^ conquisterei posto in 1 prima fila nel mondo ìlei grandi affari. Ora la grande febbre ha contagiato tutto il mondo dell'industria senza eccezioni, dall'acciaio all'auto. Certo, su alcuni mercatikeome Italia e Francia, la sistemazione bancaria è ancora in corso. Ma il più, nel mondo, è già stato fatto. Anzi, ormai negli Usa e in Gran Bretagna sono in molti a chiedersi se le grandi fusioni bancarie hanno dato davvero i frutti sperati. I capitali, quindi, si dirigono suimercati più tradizionali promettendo una stagione di rivoluzione industriale, finanziaria e tecnologica che sconvolgerà ben più di un listino di Borsa. E' in gioco l'assetto produttivo delle grandi aziende, il futuro della distribuzione e del commercio. Con esiti sconvolgenti: è di ieri la notizia che la Toyota ha annunciato lo sviluppo di un sistema che consentirà di garantire la consegna di una vettura «su misura» entro 5 giorni dall'ordine del cliente. E' il solo modo, dicono, per garantire la fedeltà del consumatore sempre più attratto dalla possibilità di comprare «on line»...

Persone citate: Bayer

Luoghi citati: Europa, Francia, Gran Bretagna, Inghilterra, Italia, Usa