Auto: estate calda, Volvo compra Scania di Bruno Gianotti

Auto: estate calda, Volvo compra Scania Nasce il colosso svedese dei camion. Una girandola di accordi modifica gli equilibri del mercato Auto: estate calda, Volvo compra Scania E General Motors annuncia-, trattiamo con Daewoo Bruno Gianotti ROMA Cambiano gli scenari intorno al mondo delle quattro mote. Ieri, nello stesso giorno, è andato in poito il matrimonio Volvo-Scania ed è partito il fidanzamento ufficiale General Motors-Daewoo. In mattinata è arrivata la notizia da Stoccolma: senza cedere allo tentazioni di Iveco Fiat, Renault e Volkswagen, il camion Scania resta in Svezia. Dopo 7 mesi di trattative e contatti con le più grandi case mondiali, la famiglia Wallonberg ha deciso di vendere a Volvo il suo 49%, detenuto tramite la finanziaria Investor, por 6,9 miliardi di dollari, circa 12.500 miliardi di lire. Volvo pagherà 315 corone svedesi ad azione por il 60% del pacchetto di controllo alla Investor e lancerà un'offerta pubblica di acquisto e scambio. Offrirà 315 corone per azione oppure i> sue azioni per ogni 5 Scania per il rimanente 40% della quota in. mano alla famiglia Wallenberg la' cui fa capo il 49% dei diritti di voto), e punterà ad acquisire il restante capitale circolante. L'offerta non sarà lanciata negli Usa. Volvo, che in gennaio aveva già acquistato il 12,85% delle azioni Scania dopo aver venduto il settore auto per 6,5 miliardi di dollari alla Porci, con l'acquisto di Scania punta decisamente in alto, al terzo posto in Europa (la lotta all'ultimo camion è con Renault) e- al primo nel mondo nel settore ilei colossi da 16 tonnellate superando Daimler-Chrysler. La spinta alla base dell'operazione, hanno precisato ieri le due Case, e dovuta all'esteso processo di consolidamento in atto nel settore in seguito alla crescente concorrenza. Scania diventerà ima divisione separata nell'ambito del gruppo Volvo e allo stesso livello di Volvo Trucks. I due marchi e canali distributivi resteranno separati e il presidente di Scania, Leif Oestling entrerà nel comitato esecutivo del gruppo Volvo e riferirà al Ceo, Leif Johansson, Restano però i dubbi sulle conseguenze dell'operazione sui livelli dell'occupazione, Il 4 maggio scorso Oestling, che inizialmente si era opposto alla fusione con Volvo, aveva detto che una simile operazione avrebbe portato a tagli di 15 mila posti, di cui 10 mila in Svezia. Ieri Percy Barnevik, presidente di Investor, ha detto che «non vi sarà un bagno di sangue del personale». Poche ore dopo l'annuncio dell'intesa svedese, è giunta la notizia di una lettera d'intenti tra la General Motors e la Daewoo Motors: il colosso Usa, numero uno dell'auto, vuole sbarcare in forze sui mercati orientali. E' disposto ad acquisire la maggioranza del pacchetto azionario di Daewoo Motors, creando in Asia la base produttiva necessaria a portare la propria quota in quell'area dal 4,6% al 10% entro il 2005. L'offensiva ad Est della General Motors partirà dal prossimo anno con l'avvio della produzione di una nuova utilitaria in cooperazione con la Suzuki che sarà venduta con i marchi di entrambe le case. Anche la Fiat recentemonte ha siglato con la Mitsubishi un accordo per la produzione di un fuoristrada urbano ma, anche su questo versante, sembra che di scambi azionari non si parli. Già a febbraio dello scorso anno Gm e Daewoo erano entrale in trattative in vista di un possibile accordo. Tutto era naufragato per problemi di prezzo e di entità delle partecipazioni. E ancora oggi i due gruppi non avrebbero ancora trovato un'intesa sulla quota di partecipazione di Gm, anche so la casa coreana sarebbe disposta a cedore anche più del 50%. L'alleanza potrebbe portare alla Daewoo circa 4 milioni di dollari (circa 7,6 miliardi di lire), una boccata di ossigeno per le disastrato casse del secondo gruppo industriale coreano oppresso da debiti per 51 milardi di dollari. òmò GENERAL MOTORS FORD-VOLVO

Persone citate: Leif Johansson, Leif Oestling, Percy Barnevik, Restano, Wallenberg

Luoghi citati: Asia, Europa, Roma, Stoccolma, Svezia, Usa