«Coccolino», una doppia felicità

«Coccolino», una doppia felicità Massa, il neonato down operato al cuore, papà e mamma hanno telefonato al primario «Coccolino», una doppia felicità Intervento riuscito e forse i genitori ci ripensano Carlo Galazzo MASSA «Coccolino», il piccolo down abbandonato dai genitori, sta bene. L'intervento sul cuore del bimbo, effettuato ieri mattina all'ospedale pediatrico apuano di Massa, dall'equipe del professor Vittorio Vannini è durato tre ore ed è perfettamente riuscito. Del resto il problema sanitario del gemello down empolese non era considerato gravissimo. «Si tratta di un intervento di routine - ba tagliato coito il professor Vannini -, le condizioni del piccolo sono buone». Ora «Coccolino» dovrà rimanere probabilmente per un paio di giorni in terapia intensiva, poi sarà trasferito nel reparto di degenza dove dovrebbe restare una decina di giorni, se non ci saranno imprevisti. Da Massa il bimbo tornerà quindi all'ospedale fiorentino di Torregalli, dove è venuto alla luce. «Il piccolo - ha spiegato il professor Vannini - aveva un difetto interventricolare, un buco tra il ventricolo destro e quello sinistro. Un problema che nella maggior parte dei casi si corregge abbastanza bene». Il futuro del bimbo è però incerto. Ci sarà un ripensamento della famiglia? I genitori del piccolo sono molto giovani. Il padre ha 22 anni e la madre 19, dopo il parto gemellare la coppia aveva deciso di tenere solo il bimbo sano, e di abbandonare l'altro, down. I contatti con la famiglia sono sempre stati tenuti dal professor Pier Luigi Duvina, primario di pedriatria dell'ospedale fiorentino Torregalli, dove è avvenuto il parto. Il medico ha informato la giovane coppia in questi giorni che la situazione è cambiata, mettendola anche al corrente delle offerte arrivate e del movimento di solidarietà che si è creato intorno al loro piccolo. E' possibile quindi un ripensamento della coppia, anche sotto l'effetto della pressione che il caso ha esercitato sull'opinione pubblica? Sono moltissime infatti le persone mobilitatesi per chiedere l'adozione del bambino, o per dare sostegno ai genitori nel caso decidano di tenerlo. In pratica s'è creato anche un movimento con l'obiettivo di adottare tutta la famiglia del bimbo down. Al padre e stato offerto un lavoro, gruppi di volontari sono pronti ad assistere il bambino per molto tempo. C'è addirittura un industriale emiliano che ha deciso nel caso che il piccolo resti in famiglia, di mantenerlo per moltissimi anni. Offerte di adozione sono arrivate perfino dall'estero. L'ultima parola spetta però ai genito- ri, che stanno riflettendo, diffi cile però che la storia abbia un lieto fine, con il ritorno in famiglia di «Coccolino», anzi il dottor Duvina, che si è molto adoperato in questo senso, ha il timore «suffragato da diversi indizi» che il rifiuto venga con fermato. I genitori comunque, fino a ieri sera non avevano ancora firmato il disconosci mento del figlio. Una decisione è stata rimandata ad oggi. Que sti continui rinvìi confermano anche il lungo travaglio che sta vivendo la coppia empolese, sollecitata anche da una serie infinita di appelli. Pur restando distanti dall'ospedale di Massa, per evitare i curiosi si sono allontanati anche dalla loro abitazione di Empoli, i genitori di «Coccolino» hanno dimostrato però di essere in apprensione per la sorte del loro bimbo. Ieri pomeriggio hanno chies* ed ottenuto telefonicamente noti zie sull'esito dell'intervento. Per «Coccolino» si aprono nuove speranze

Persone citate: Carlo Galazzo, Duvina, Pier Luigi Duvina, Vannini, Vittorio Vannini

Luoghi citati: Empoli, Massa