«Un pasticcio all'italiana»
«Un pasticcio all'italiana» «Un pasticcio all'italiana» // capitano di Della Valle «Futile, un errore proibirlo» Il comandante Marco Ruocco, che lavora per Diego Della Valle, conosce il divieto. «Ho lavorato su navi passeggeri - racconta - e mi è capitato di avere discussioni con gli ispettori». Comandante, lei difendeva o metteva al bando il telefonino? «Lo difendevo e lo difendo». Per quale motivo, visto che c'è già la radio? «E' una questione di comodità e semplicità. Tutti sanno usare un apparecchio cellulare, pochi se la cavano con gli apparecchi radio omologati». Non ci vuole un patentino per l'uso della radio? «Sì, ma non sono richiesti esami. Si riceve un manuale d'uso, si pagano le concessioni e basta. Dopo, se uno ha bisogno di comunicare con la costa, prende il telefonino». Ma se uno si trova in avaria in alto mare la radio dovrà ingegnarsi a usarla... «Certo, la radio Vhf è indispensabile, soprattutto per comunicare con un'altra imbarcazione. Ma in quelle poche miglia dalla costa in cui il segnale Gsm arriva, l'uso del telefonino dovrebbe essere consentito. Nel traffico commerciale, per esempio, è difficile avere una risposta in tempi Diego Della Valle brevi via radio dalle stazioni costiere. Se si vogliono evitare attese d quindici-venti minuti, si telefona. La tue nologia ci ha dato questo strumento, ora usiamolo. Oltretutto non ci sono interferenze con lo strumentazioni di bordo». La polizia postale obietta che il celiti laro non e nato per un impiego in mare e che molte persone vanno in barca convinte che la radio non sia necessaria, commettendo gravi im prudenze. «Lo ripelo: non si può navigare senza la radio, è una questione di sicurezza. E' il divieto riguardante i telefonini che non va. Il ministero non ha approvato quelle frequenze per le trasmissioni in mare e ne è nato un pasticcio tutto italiano» A CURA DI Stein» Mancini
Persone citate: Della Valle, Diego Della Valle, Mancini, Marco Ruocco, Stein
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