Nella corsa per il Senato Hillary scopre radici ebree

Nella corsa per il Senato Hillary scopre radici ebree E qualche commentatore l'accusa di spregiudicatezza Nella corsa per il Senato Hillary scopre radici ebree NEWYORK Guardando al voto del 2000 per il Senato nello stato di New York, dove l'elettorato ebreo occupa un posto centrale, la «first lady» Hillary Rodham Clinton ha fatto discretamente sapere di avere parenti tra i figli di Davide. La coincidenza dell'inattesa rivelazione, data dal giornale della comunità ebraica «Forward» e ripresa ieri da diversi altri quotidiani, ha subito generato il sospetto di reconditi fini politici in qualche commentatore, che ha sottolineato l'immagine di metodista tutta d'un pezzo da profondo Sud americano con cui si è finora caratterizzata la «first lady». . A corroborare i sospetti di una strumentalizzazione c'è la vaghezza sulle fonti da parte dell'autore dell'artico¬ lo, il quale si limita a dirsi «quasi certo che non venga dall'entourage dei Clinton». La radice ebrea risale all' immigrato di origini russe Max Rosenberg, secondo marito della nonna Della Murray, da cui ebbe una figlia: Adeline, sorellastra della madre della «first lady», che da adulta si convertì alla fede giudaica. Per i commentatori è inevitabile fare il paragone con il rivale e sindaco di New York Rudolph Giuliani, che può far leva sulla comunità d'origine italiana, la quale pure ha un peso elettorale cruciale. Ma il portavoce della «first lady» Howard Wolfson ha liquidato i sospetti difendendo il buon senso degli elettori che, ha detto, giudicheranno i pretendenti al Senato in base ai programmi politici e non ai legami etnici.

Persone citate: Clinton, Forward, Hillary Rodham Clinton, Howard Wolfson, Max Rosenberg, Rudolph Giuliani

Luoghi citati: New York