Eltsin «il nemico»: guarisci Raissa

Eltsin «il nemico»: guarisci Raissa Gorbaciov: sono allo stremo, ma le resterò accanto lino a quando non avrà sconfìtto questa terribile malattia Eltsin «il nemico»: guarisci Raissa Anche il presidente russo scrìve alla ex First Lady anna Zafesova MOSCA Erano otto anni che Mikhail Sergheevic Gorbaciov e Boris Nikolaevich Eltsin non comunicavano personalmente, né per telefono, né per lettera, scambiandosi soltanto invettive nelle interviste a giornali e tv. Ci è voluto un dramma per riconciliare, almeno parzialmente, i due presidenti. Ieri nella clinica di Muenster, dove Raissa Gorbaciova viene sottoposta a un trattamento di chemioterapia per leucemia, è arrivato un telegramma dal Cremlino: conteneva un caloroso messaggio di auguri di guarigione ed era firmato da zar Boris. Probabilmente, il gesto è costato parecchio al padrone del Cremlino, che non ha mai nascosto di considerare l'ex presidente dell'Urss non sòltanto un avversario politico, ma anche un nemico personale. In una recente intervista alla domanda sulla vecchia ostilità verso Gorbaciov rispose: «E' superata. Ormai non me ne importa niente di quell'uomo». Ma la micidiale occhiata che ha accompagnato queste parole parlava da sola: il padrone di tutte le Russie continua a considerare un rivale l'uomo che ha spodestato. Due giorni fa, appena si è diffusa la notizia che Raissa era ricoverata e che Gorbaciov si era rivolto a fondazioni di beneficenza tedesche perchè non aveva i soldi per curarla, nella clinica universitaria di Muenster è arrivata una telefonata dal Cremlino. Uno dei collaboratori di Eltsin aveva offerto a nome dell'amministrazione presidenziale qualsiasi aiuto la situazione avrebbe richiesto. Un gesto che è stato apprezzato dall'opinione pubblica. Ma .molti giornali russi, nel commentare la vicenda, hanno auspicato anche un messaggio personale dal presidente: un gesto da «vero uomo», come hanno scritto le izvestia in un momento quando Gorbaciov non è più vittima di una battaglia politica, ma di una tragedia umana. Forse, non è stato facile nemmeno per Gorbaciov, dimenticare gli insulti in pubblico e i piccoli dispetti segreti: negli anni successivi alle dimissioni di Gorbaciov Eltsin pian piano l'ha spogliato di tutti i suoi benefit presidenziali. Dacie, auto, guardie del corpo: ogni volta che Mikhail Sergheevich pronunciava qualcosa di sgradito al Cremlino, si ritrovava privato di qualcosa. Ma è evidente che in questo momento il padre della perestroika è molto lontano da questi ricordi. «La cosa più importante ora è la salute di mia moglie», ha dichiarato ieri un Gorbaciov invecchiato e stanco. Ha cancellato tutti gli impegni e rimane accanto a Raissa dalla mattina fino alle 10.30 di sera, quando torna in albergo. «Sono allo stremo», ha confessato. Ieri è stato raggiunto a Muenster dalla figlia Irina e dalle nipotine Ksenia e Nastja. Ma per il momento non le fanno entrare nella clinica: Raissa non vuole che la vedano così malridotta. Il dramma della donna che ha amato per tutta la vita lo ha sconvolto: «A maggio eravamo in Australia, Raissa si sentiva bene e avevamo tanti piani per l'estate», ha raccontato. E cerca disperatamente una spiegazione: «Da dove viene? Nessuno nella nostra famiglia ne ha mai sofferto». Tutto è stato molto improvviso: il 18 luglio scorso i medici russi hanno diagnosticato a Raissa una «leucemia acuta» e una settimana dopo cominciava il calvario della cura. Gorbaciov definisce lo stato di Raissa «serio», ma dice anche di aver notato un certo miglioramento: «Rispetto a come stava prima, si intende. Ma c'è ancora tutta la strada da fare». Ha intenzione di rimane¬ re accanto alla moglie per tutta la durata della cura, abbandonando ogni impegno pubblico. Un periodo che potrebbe essere lungo: secondo i medici russi di Raissa, se la chemioterapia non funzionerà, si dovrà ricorrere a un trapianto di midollo spinale. Un'ipotesi che è stata data per certa da Evghenia Poplavskaja, collaboratrice di Raissa nei progetti di beneficenza: «L'operazione costa 150-200 mila dollari, e forse dovrà subirne più di una». Una somma astronomica per il padre della perestroika, che a quanto pare non può pagare la clinica tedesca. Ieri la Fondazione Gorbaciov a Mosca ha smentito: «Non è certo un uomo povero, pagherà tutto di tasca sua». Ma in colloqui privati i collaboratori dell'ex leader sovietico dicono di sperare più che altro nell'aiuto della Germania, che non può dimenticare i meriti di Gorbaciov nella sua riunificazione. Michail Gorbaciov mentre si reca alla clinica di Muenster dove è ricoverata la moglie Nelle foto piccole da sinistra Raissa e la Figlia Irina accorsa in Germania con le figlie Secondo i medici tedeschi potrebbe essere necessaria una operazione di trapianto del midollo A Muenster anche la figlia Irina e le nipoti Forse necessaria una costosa operazione di trapianto del midollo spinale

Luoghi citati: Australia, Germania, Mosca, Urss