«Il killer è un olandese»

«Il killer è un olandese» Identificato l'assassino dell'orefice, in cella anche il quarto complice «Il killer è un olandese» Dopo la rapina a Milano è fuggito all'estero MILANO E' ricercato ma ha un nome, l'assassino dell'orefice Ezio Bar tocci. E' un giovane olandese, s chiama David Money Penny ed i fuggito all'estero dopo la rapina alla gioiellerìa di via Padova. Alto, capelli chiarì, sotto i t rem' anni, l'uomo è adesso braccato dall'Interpol e da un mandato di cattura internazionale. Sarebbe stato scelto dai suoi quattro complici (ora tutti in carcere) proprio perchè straniero e sconosciuto alle forze dell'ordine. Dietro la rapina una vera e propria banda legata da amicizie, affari di vecchia data e parentele, che avrebbe agito per finanziare l'acquisto di un carico di hashish. Una banda di quartiere formata dai due tossici presi subito dopo la rapina (Luciano darmeli e Salvatore Marasco), da Mirko Turrini (il meccanico che truccò il motorino che doveva servire alla fuga) e da Santo Romeo, finito in manette l'altra notte e che avrebbe fornito al killer la pistola .che uccise l'orefice. Su tutti quanti pesa la stessa accusa: concorso in omicidio e rapina. A fare luce su tutta la vicenda, sarebbe stato Marasco, il pregiudicato evaso dagli arresti domiciliari per la rapina, che sin dall'inzio ha messo sulla pista giusta gli investigatori. Marasco, dopo i primi interrogatori davanti ad IIda Boccassini (il pm che guida l'inchiesta), aveva indicato un 'terzo uomo' come l'autore dell'omicidio, senza dire il nome e discolpando in questo modo se stesso e Cannoli. Presto gli inquirenti, sulla base di alcune testimonianze, hanno allargato le indagini intuendo che le persone coinvolte potessero essere cinque. Ieri, dopo gli interrogatori degli ultimi arrestati: Turrini e Romeo (che ha una curriculum criminale lunghissimo), è saltato fuori il nome del presunto assassino e il probabile motivo della rapina. A questo punto l'intera storia sembra chiarita. Luciano Carmeli, scarcerato qualche giorno prima perchè malato di Aids, e Santo Romeo si conoscono da tempo e hanno bisogno di denaro per un affare: comprare una partita di droga leggera. I soldi facili li può fornire la gioielleria Bartocci, che sta proprio a due passi da dove abitano e che è custodita soltanto dal proprietario e sua moglie, due obiettivi facili. Carmeli ha il nome di chi dovrà entrare nella gioielleria di via Padova, è un olandese, straniero, sconosciuto agli abitanti del quartiere e ai carabinieri che hanno una caserma lì vicino. C'è anche il motorino per scappare (l'ha fornito Romeo) e chi glielo può truccare per renderlo più veloce: Mirko Turrini, il giovane nipote di Carmeli, incensurato, lavora col padre nell'officina a pochi isolati. Salvatore Mara¬ sco, il compagno di scorribande nel quartiere di Carmeli e Romeo, è l'uomo adatto alla fuga: abita a pochi passi dal negozio di Bartocci e può venire a prendere l'olandese subito dopo la rapina. Il 20 luglio, qualche ora prima del colpo Turrini nel cortile di uno stabile di via Agordal, elabora il ciclomotore: ci sono anche Carmeli, Romeo e forse l'assassino, i quattro però vengono notati da alcuni testimoni. Romeo ha il compito di attendere, nelle vicinanze di Ponte Nuovo, la consegna del bottino rubato. Durante la rapina, Carmeli (armato di revolver) e Turrini devono coprire i complici e si aggirano per le strade attorno alla gioielleria. E' l'orario di chiusura, Money Penny con una telefonata avverte Marasco di preparsi a uscire di casa entro due minuti. Qualcosa pero va storto. L'olandese entra nella gioielleria fingendo di dover acquistare un bracciale. Poi cambia tono e dice all'orefice di consegnargli i gioielli. «Dagli tutto!», grida Maria Rosa Bartocci al marito, che in fretta consegna i preziosi. Per far uscire il rapinatore dal negozio è però necessario prendere le chiavi della porta blindata. Bartocci si allontana dal rapinatore, che per questo si innervosisce e spara due colpi di pistola calibro 7,65 uccidendolo. Fuori, per strada, c'è Marasco sul motorino. Un poliziotto fuori servizio si accorge dell'accaduto, dà un calcio allo scooter che col suo guidatore finisce per terra. Gli abitanti di via Padova accorrono e tentano di linciarlo. Money Penny approfitta del parapiglia e fugge. (si. sp.) La banda aveva bisogno di soldi per comprare una partita di droga H i Ezio Barrocci, il gioielliere assassinato lo scorso 20 luglio a Milano. In alto il suo negozio in via Padova

Luoghi citati: Iida Boccassini, Milano