LE TASSE POSSONO SCENDERE di Mario Deaglio

LE TASSE POSSONO SCENDERE SFIDA PERIL GOVERNO LE TASSE POSSONO SCENDERE Mario Deaglio ECCO un bel rebus d'agosto: è stato annunciato ien che la produzione industriale sta scendendo, ma, come sappiamo da flati precedenti l'occupazione complessiva sta invece crescendo. E, pur calando la produzione industriale, il Fisco incassa molto di più. Come si possono conciliare queste notizie contraddittorie? Come sta veramente andando l'economia nel momento in cui 19 milioni di italiani sono in ferie? Occorre considerare che l'andamento della produzione industriale ha smesso di essere un ottimo indicatore della salute dell'economia. Non per nulla, viviamo in quella che viene definita una società postindustriale. Attività nuove, in forte crescita per produzione e occupazione, come le comunicazioni con i telefonini, i servizi finanziari, le trasmissioni televisive non fanno parte dell'industria e non figurano nell'indice. E' quindi pressoché certo che le cose vadano meglio di quanto risulta dai dati della sola attività industriale. Ouesta supposizione meno pessimistica è confortata dagli introiti del Fisco, cresciuti ben al di là delle previsioni (quasi 33 mila miliardi in più nel periodo gennaio-maggio). In parte, ciò è sicuramente dovuto a una minore inefficienza dell'apparato tributario che, grazie a controlli di tipo elettronico, per la prima volta sembra in grado di affrontare seriamente il problema dell'evasione. In parte, però, non può non derivare da un aumento generale, anche se modesto, nell'attività produttiva e dei consumi. L'imponente spettacolo degli italiani che si riversano nei luoghi di vacanza non è certo quello di un Paese in crisi; è quello di un Paese che comincia a uscirne. Qui entra in gioco la politica economica: appare ormai chiaro che esiste qualche spazio imprevisto per ridurre le imposte. Il governo deve utilizzare questo «regalo» che ha ricevuto dalla congiuntura per provvedimenti di sgravio fiscale che stimolino maggiormente crescita e occupazione, soprattutto nel Mezzogiorno. Deve resistere alla forte tentazione di rinviare confronti politicamente scomodi, come quello sulle pensioni, solo perché la situazione finanziaria è un po' migliore del previsto e deve incoraggiare nuovi investimenti e sbloccare grandi progetti. Occorre evitare, insomma, che questi vantaggi inaspettati si dissolvano come nuvolette estive o vadano a beneficiare i gruppi di interesse più forti senza stimolare adeguatamente l'economia. Non è una questione di poco conto e non è una questione soltanto economica: sulla possibilità di rimettere ra pid:m ionie in moto la crescita que sto governo e la sua maggioranza si giocano la sopravvivenza.