Villaggio clona Fantozzi

Villaggio clona Fantozzi il decimo episodio della saga e sfida il conformismo Villaggio clona Fantozzi «Loporto nel2000, è necessario allagente» Fulvia Caprara NOMA Paolo Villaggio ci riprova, e stavolta senza chiedere scusa: in unii pausa della lavorazione di «Fantozzi 2000», decimo capitolo della saga, in arrivo per Natale, con lu regia di Domenico Saverni, l'attore genovése rivendica il diritto a interpretare ancora il famoso personaggio. Finché ne avrà voglia, naturalmente, e finché ci saranno nuove idee a dargli vita. «Lo so - dice Villaggio -, ("li italiani non amano In vecchie glorie, anzi nutrono verso di loro un certo rancóre che scomparo solo a funerali avvenuti; e lo so che Fantozzi l'abbiamo già fatto resuscitare due volte, con la prossima tre. La verità è che io questo personaggio lo amo perché6 l'emblema dell'unico tipo di sopì avvivenza possibile in una cultura dominala dai potenti, dalla mania dell'avere e del mostrare di avere, li poi porche mi ilevo sempre scusare? Fantozzi non è una macchietta, ma una delle figure più importanti del cinema di questi ultimi 50 anni e, come tanti altri personaggi dello schermo, ha mille vite: penso a Don Camillo, Rambo, Piedone lo sbirro, l'unico che lo batte òTarzan che però è stato interpretato da attori diversi». Capelli candidi, blazer blu rigorOBUmentO abbottonato su pantaloni di cotone operato color avorio, Villaggio si sfoga alla sua maniera, mescolando cattiverie e simpatia, toni ironici e filosofici, paradossi e tristi realtà. «Oliando sarò morto, lo so già - tuona l'attore -, Fantozzi diventerà aite, così come è successo con Totò e come succederà a Alberto Sordi che avrà un funerale memorabile a San Giovanni; io il mio lo voglio delegare a Dori Ghezzi, la moglie di Fabrizio De Andrò, che ha organizzato a Genova per lui un funerale veramente emozionante. L'unico mito amato dagli italiani anche in, vita fi Sofia Lóren». Ce l'hai' Villaggio, con la mania imperante di «correre verso finti obiettivi che poi non sono altro che surrogati della felicità»; con la «cultura del vuoto che forse è quella contro cui si batte la dottrina islamica»; con le estati raccontate da quotidiani e rotocalchi, quelle in cui troneggia l'onnipresente Naomi Campbell («Anche se adesso basta fare "Commesse" per diventare come lei»); con il Ferragosto che arriverà come ogni anno accompagnato dai «soliti, implacabili servizi tv sulle città deserte». E' a dispetto di tutto questo che il mito di Fantozzi vive ancora, animato da una felicità che sembrerebbe del tutto inspiegabile: «Fantozzi è felice perché non ha coscienza della situazione in cui si trova, di quello che gli capita; i veri infelici sono quelli della curva, i disgraziati che vanno allo stadio con i capelli verdi, pronti a tutto pur di non restare invisibili. Fantozzi e la Pina, invece, sono degli eroi, rappresentano l'alternativa all'imposizione dei modelli culturali americani, quelli per cui devi cambiare macchina ogni due anni sennò non sei nessuno. E poi Fantozzi ha un valore terapeutico: aiuta la gente, i bambini, gli adolescenti, a vincere il terrore di essere soli con le proprie incapacità, con le proprie timidezze». Per questo, nell'Italia sempre più in preda al Super Enalotto («fenomeno tipico dei Paesi infelici, quelli dove si vive sperando nel miracolo»), alle soglie del Giubileo («non ho ancora capito bene che cos'è»), Villaggio torna ad accarezzare l'idea di dare alla sua creatura una vita televisiva: il progetto, naufragato, racconta l'attore, ai tempi di Tangentopoli, potrebbe essere ripreso adesso, insieme con la partner della serie cinematografica Milena Vukotic e con la sceneggiatrice del «Maresciallo Rocca» Laura Toscano. Si è arenata, intanto, l'idea, discussa con il direttore di Raidue Carlo Freccerò, di affidare al personaggio dello sfortunato ragioniere un commento quotidiano sui fatti del giorno: «Freccerò è geniale, un amico, ma vuol farmelo fare senza darmi i soldi e questa mi pare una cosa molto difficile», Ma non è tutto: lancia in resta contro i festival di cinema «dove vengono premiate solo cose che poi nessuno va a vedere» e contro le «belve umane» che criticarono a suo tempo la scelta di premiare Villaggio con un Leone d'oro, l'attore fa sapere che interpreterà, nei prossimi mesi, due film «di registi assolutamente terrorizzati dall'idea di far ridere». Uno è «Azzurro», regia dell'italo-svizzero Dennis Rabaglia, in cui Villaggio sarà un anziano emigrante pugliese che torna nel Salento per tentare di aiutare una bambina di tre anni a recuperare la vista; l'altro è «Il pianista del silenzio», tratto da un racconto di Borges e diretto dal cileno Caiazzi. L'attore sarà un pianista non vedente, bravissimo a risolvere gialli. «Il mio personaggio non è una macchietta e quando sarò morto diventerà arte» «Ugo e la Pina sono l'alternativa all'imposizione dei modelli Usa» IL RAGIONIERE DOPPIA IL MILLENNIO afa Fantozzi, già deceduto e resuscitato due volte, torna in vita grazie a una clonazione. • Si* ribelle e degenere intenzionato a fuggire dal A Cade vittima del ^8? Superenalotto e dilapida I intero patrimonio. £&. Asseconda i capricci dell'orribile nipotina Uga che s innamora di un componente del gruppo di spogharellisti «Centocelle Nightmare». Afe Incontra nuovamente la ™ signorina Silvani e a causa sua affronta l'ennesima crisi coniugala con la signora Pina. ♦Attende il Capodanno Duemila a casa delta contessa Serbelloni Mazzanti, rovinandole la festa,. 22 Venerdì 6 Agosto 1999 Spettacoli il decimo episodio de Totò: «Quando io sarò morto dice Villaggio Fantozzi diventerà arte. Cornee successo con Totò, come succederà con Sordi, che avrà funerali memorabili a piazza San Giovanni»