Borse con i nervi a fior di pelle di Ugo Bertone

Borse con i nervi a fior di pelle Una brutta giornata per le piazze europee, Milano torna ai minimi dell'anno Borse con i nervi a fior di pelle Ma Wall Street corre ancora Ugo Bertone MILANO La diga del dollaro e di Wall Street, per ora, tiene, anzi ha chiuso con un rialzo di 119 punti (+1,12%). Ieri, sull'onda dei dati deludenti sulla produttività Usa e sull'aumento del costo del lavoro (superiore alle previsioni), i mercati finanziari avevano temuto una nuova scivolata della moneta Usa e, di riflesso, delle Borse americane. L'avvio della seduta ha dato ragione ai più pessimisti. Di fronte alle statistiche in arrivo da Washington le Borse Usa hanno reagito con una brusca caduta, superiore ai 100 punti del Dow Jones, ovvero quasi una frana al Nasdaq, il listino ove più pesa il comparto dell'alta tecnologia (i dati dell'espansione di Internet si sono rivelati meno brillanti del previsto). In realtà, almeno in serata, sia il dollaro che Wall Street hanno colto in contropiede -gli analisti, mettendo a segno un recupero improvviso sia sull'euro che sullo yen (la forza della moneta giapponese ha provocato non pochi malumori sui listini asiatici). Ma il quadro resta fragile; i più si attendono mosse da Washington sul fronte dei tassi. Ma come reagiranno i mercati ad una correzione al ribasso di Wall Street? I tempi sono maturi perchè il testimone passi ad altri mercati? Oppure, come temono in molti, la fuga di capitali da Wall Street potrebbe innescare una fase recessiva di dimensioni planetarie? Una prospettiva del genere ha condizionato tutta la giornata, dai primi risultati negativi sui listini asiatici, fino alle perdite, pesanti delle Borse europee, che hanno accusato, dopo l'avvio negativo del Dow Jones (anche 100 punti sotto) e del Nasdaq (-2%), perdite massicce, tra il 2,7% di Francoforte e l'l,9%di Parigi, dove oggi si concluderà in Borsa la battaglia del secolo tra Bnp, Paribas e Societé Generale. L'Italia non ha fatto eccezione. L'indice Mibtel, ricalcolato al ribasso dopo gli errori «con- fessati» dalla società di Borsa, ha interamente cancellato (-1,90%) i guadagni delle ultime sedute. Dopo questo scivolone, quindi, Piazza Affari ha segnato i nuovi minimi dell'anno, e le prospettive, almeno quelle a breve, non appaiono granché rosee. Gli operatori si sono dati appuntamento per oggi, alle 14 e trenta, quando dai monitore delle agenzie di stampa interna¬ zionali, usciranno i dati sulla disoccupazione e le paghe orarie dei lavoratori americani a luglio. E' il dato che i mercati attendono prima di scommettere sulle prossime mosse della Federai Reserve: in caso di segnali di nuova tensione sul fronte del mercato del lavoro (e, di riflesso, sui prezzi) Greenspan potrebbe cedere già a fine mese ai falchi della «Federai Reserve» che premono per un'azione pronta sul fronte del costo del denaro por spegnere sul nascere le tensioni infletti ve. Anche dal Fondo Monetario Internazionale arrivano indicazioni in tal senso. «Aspettare troppo a luiìgo_: riferisce, una nota del-a l'Fmi sull'economia Usa - prima di agire comporterebbe il rischio di dover alzare i tassi in maniera più decisa in epoca successiva per frenare l'inflazione, aumentando così la possibilità di una drastica correzione del mercato azionario». Anche per gli esperti dell'Fmi, insomma, la vera mina vagante che potrebbe interrompere il miracolo dell'espansione dell'economia Usa (unica locomotiva del pianeta) è proprio un calo brusco di Wall Street, con ricadute politiche e psicologiche pesanti per un Paese dove più della metà della ricchezza finanziaria delle famiglie (senza tener conto dei fondi pensione) è investita in Borsa. Nell'attesa delle prossime mosse della Federai Reserve (a fine agosto potrebbe esserci un rialzo, magari di 25 punti o più , oppure un rinvio alla prossima riunione i ottobre) i mercati obbligazionari veleggiano verso un rialzo, anche se gli esperti ritengono che, almeno nel medio periodo, l'Europa non seguirà le decisioni degli Usa in materia di tassi: la ripresa nel Vecchio Continente, è ancora troppo fragile. Francoforte ha ceduto il 2,7% Parigi l'I,9 Il biglietto verde in altalena I mercati temono un nuovo rialzo dei tassi Usa Alan Greenspan

Persone citate: Alan Greenspan, Greenspan