In altalena Wall Street e le Borse europee di Bruno Gianotti

In altalena Wall Street e le Borse europee Le difficoltà nel settore manifatturiero statunitense sgonfiano la paura di inflazione e di rialzo dei tassi In altalena Wall Street e le Borse europee Piazza Affari parte male, poi recupera r$ Bruno Gianotti MILANO Telecomandata da Wall Street, Piazza Affari comincia malissimo e finisce benissimo. Ringrazia un indice tutto americano, il Napm che misura la vitalità del settore manifatturiero: per luglio indica un calo; gli operatori prevedono che un po' di gelo sulla produzione faccia calare prezzi, pericolo di inflazione e di strette sui tassi; le Borse tornano a salire. Nella giornata più pazza dell'anno, il Mibtel chiude a 23.098 punti, in rialzo dell' 1,01 % sui 22.868 indicati venerdì con la correzione della Borsa. Ma aveva aperto in discesa, sempre sull'onda dell'ultima chiusura pessimistica di New York in attesa di una stretta antinflazionistica sui tassi Usa. Perdeva subito lo 0,75%, in buona compagnia: negativa Tokio, in netto calo le europee con Parigi a precipizio (-1,80% a 40 minuti dall'apertura). Intonazione pesante per tutta la mattinata, con il Mibtel sempre in discesa intorno all'1,5% e grandi volate controcorrente di Aem (fino al 4,5% di guadagno), Amga (fino al 9,95%), Amalia, Acea e Mediolanum, mentre continuano a perdere Generali, Telecom. E dal! Europa arrivano gli echi di altri temporali, altre grandinate sui listini: passa mezzogiorno e Francoforte precipita sotto una soglia psicologica importante, i 5 nula punti dell'indice Dax e perde il 2,44%. Londra è sotto dell'uno per cento, Parigi del 2,23, Zurigo dell'1,97. E' la paura di un intervento della Federai Reserve americana a seminare il panico: nessuno rischia, di fronte alla possibilità che i tassi d'interesse Usa salgano affos- sando Wall Street. Corsa a vendere dunque, con le grandi eccezioni dei titoli delle municipalizzate, forti delle aperture alla telefonia, mentre le protagoniste dei giorni scorsi scendono senza paracadute: Bim è sospesa al ribasso (quasi -10%), Grandi Viaggi perde il 7,35%, Buffetti 06,47%. Gli operatori se lo aspettavano. E la conferma alle previsioni veniva dalla tradizione, che vuole in agosto l'Orso a comandare la Borsa e il listino in deciso ripiegamento, fino a consumare i guadagni dei primi semestri. Ma quest'anno è anomalo, la discesa è cominciata «;ià nell'ultima settimana di luglio: e nubi di Wall Street si sono scaricate sull'Europa generando perdite dappertutto e Piazza Affari ha già bruciato il 7% del listino. Ma alle 15 l'apertura di Wall Street, in ribasso di appena 10 punti, lascia intravvedere qualche speranza. Poi il Dow Jones recupe¬ ra e Piazza Affari risponde velocemente: nel giro di un'ora è già in positivo, con il Mibtel in recupero (+0,19%). Sono bastate le prime indicazioni sull'andamento dell'attività manifatturiera Usa per invertire la rotta e scompaginare le previsioni degli esperti. Il rapporto Napm stilato dall'associazione dei direttori degli acquisti, dice paradossalmente che il settore non va bene, è in frenata, le aziende comprano meno materie prime. Quindi si allenta la paura per una ripresa dei prezzi e dell'inflazione: il ritocco ai tassi non è più scontato. Wall Street riprende fiato e Piazza Affari ritrova coraggio: alle 16,30 il Mibtel guadagna l'0,84% mentre tornano a correre i bancari (Comit è a +4,16%, Bancaintesa a 5,5%). Merito di un indice americano che misura l'attività economica: in luglio ha perso quasi 4 punti, è sceso da 57 a 53,4. E alla fine saranno rose e fiori, rispetto all'inizio: Mibtel in positivo e ancor più il Mib30 (+1,27%), migliore sia del Dax tedesco (+0,54%) che del Cac40 francese (-0,10%). Mentre l'indice Dow Jones, da New York, rinvigorisce: a metà seduta ha già riguadagnato 100 punti (l'uno per cento), insieme con il Nasdaq che fa +0,91%. Fa'ti i conti, il rimbalzo dei bancari è generalizzato: Fideuram, Intesa e Comit guadagnano oltre il 3%; Rolo e Unicredit oltre il 2%, San Paolo si allinea al mercato (+1,22%). I migliori sono Bnl (+4,61%) e Banco Napoli (+5,88%) regina del Midex. Nelle telecomunicazioni, Telecom chiude a 9,32 euro (+1,40%), in compagnia di Tim (+1,48% a 5,48 euro) e Tecnost (+1,40%). Sotto tono Generali (+0,40% a 30,14 euro), e Fiat (+0,67% a 3,309 euro); in linea Eni (+1,25%) che resta però sotto i 6 euro. Tra i migliori del Mib30: Autostrade +4,21% e Pirellona +3,68%; deboli Finmeccanica (-0,27%)eUnim(-0,07%). Tra i titoli medi, oltre a Banco Napoli, spiccano Autogrill (+3,45%), Bulgari (+3,23%) e Benetton (+2,91%). In discesa Italcementi (-2,71%), Pop Milano (-1,85%), Snia (-2,60%) e Barn (-1,06%). Sospesi al rialzo Amga (+13,42%), Monrif (+7,10%) e Finarte Casa d'Aste (+14,18%). Idem Filature Pollone che rialzano la testa (+9,78%) ma restano sotto il prezzo del collocamento. Rally di Poligrafici (+6,49%) che festeggiano con Monrif in nuovo servizio internet in Toscana. Wall Street cederà però nel finale, trascinata dai realizzi e dalla speculazione sull'inattesa risalita, fino ai livelli di venerdì. Chiuderà a quota 10.645, in ribasso di 9 punti, annullando tutto il margine positivo che aveva toccato anche i 120. r$ Wall Street inverte la marcia, i tassi fanno meno paura

Persone citate: Aste, Benetton, Bulgari, Intesa