Cuba, il baseball vince sulla politica

Cuba, il baseball vince sulla politica L'anniversario della rivoluzione oscurato dalla partita contro gli Stati Uniti Cuba, il baseball vince sulla politica Gioca la nazionale. Fidel rinvia le celebrazioni L'AVANA Per i cubani il baseball, anzi «beisbol», come lo scrivono loro, è importante quanto il calcio per noi italiani. Ma quando la nazionale sfida la squadra statunitense, alla passione sportiva si aggiungo la politica, soprattutto dopo quanto è accaduto domenica a Winnipeg, nel Manitoba, lo Stato del Canada in cui sono in corso i giochi olimpici pauamericani. La nazionale cubana era già stata battuta dagli Stati Uniti e dal Canada, ma nella partita di ritorno contro i canadesi, domenica, gli sportivi di Fidel hanno fatto il miracolo. Trasmessa in diretta, la partita ha tenuto il Paese con il fiato sospeso. I canadesi erano determinetissimi ad andare in finale, e fino al nono «inning» lo scontro era ancora incerto. Ad un tratto, però, dalle tribuna è saltato sul campo un uomo che, indossando una maglietta con su scritto «freedom», libertà, na innalzato davanti alla panchina cubana un cartello con su scritto «Human rights first»: i diritti umani prima di tutto». Uno degli uomini in panchina, Yobal Duenas, è saltato in piedi con una bandiera cubana, tentan¬ do di avvolgervi il contestatore, quello allora è scappato dietro la casa base. Il «catcher» cubano Ariel Pestano ha tentato di fermarlo con un colpo di maschera, ma l'uomo gli è sfuggito correndo verso la pandi ina canadese, ed è stato li che la seconda base cubana, Juan Pachila, le ha atterrato con un gancio destro dritto al volto. Gh agenti hanno portato via lo sventurato, ma i cubani si son messi a giocare con rinnovata grinta. Ed hanno vinto. «E' la sconfitta più pesante che ho mai dovuto subire», ha detto Aaron Guiel, l'esterno sinistro canadese. Il Presidente Fidel Castro, allora, ha rinviato ad oggi la cerimonia per il quarantaseiesimo anniversario dell'assalto alla caserma La Moncada, prevista ieri a Malanzas. L'attacco, il 26 luglio del 1953, segna nella liturgia ufficiale l'inizio dell'insurrezione castrista contro il dittatore Fulgencio Batista. Ieri sera infatti (stanotte in Italia) sarebbe stata trasmessa la finale Cuba-Stati Uniti. E come ha spiegato un comunicato del Partito comunista, Fidel ha deciso di dare «a tutto il popolo» la possibilità di seguire la partita in diretta, «in considerazione delle prodezze e dello spirito patriottico» mostrato dai giocatori a Winnipeg. [f. sq.] Fidel Castro impegnato in una partitaci! baseball. Il laeder cubano è un grande appassionato di questo sport «yankee» e la prima vittoria della nazionale contro la squadra Usa è stata salutata come un trionfo politico

Persone citate: Aaron Guiel, Duenas, Fidel Castro, Juan Pachila, Moncada

Luoghi citati: Canada, Italia, L'avana, Stati Uniti, Stati Uniti Cuba, Usa, Winnipeg