Collisione in mare, muore scafista

Collisione in mare, muore scafista L'imbarcazione rientrava in Albania dopo aver scaricato sulla costa pugliese un gruppo di immigrati I Collisione in mare, muore scafista Lecce-, ha tentato di speronare una motovedetta Sandro Tarantino LECCE In un duello notturno nell'Adriatico uno scafista è morto, uno è rimasto ferito, tre sono stati arrestati. Sono tutti albanesi. La collisione tra una motovedetta della Guardia di finanza e un motoscafo dei trafficanti di uomini è l'ultima notizia dal mare dei profughi.. E' avvenuta ieri mattina. Dopo avere sbarcato sulla costa di Casalabate una settantina di clandestini, gli scafisi i scappano verso l'Albania con un gommone e un motoscafo. Una guardiacoste e due motovedette dei finanzieri li inseguono. Si muovono a zig-zag spinti da motori potentissimi. A 12 miglia il gommone viene acciuffato. Ci sono a bordo tre scafisti. Arrestati. Il motoscafo resiste fino a 16 miglia, vira pericolosamente e danza velocissimo dinnanzi alla prua della motovedetta dei finanzieri. La sperona due volte con la sua punta di acciaio. Poi le taglia la rotta e questa volta è la motovedetta che sperona la fiancata del motoscafo. E' la fine. Colpito alla testa, uno scafista muore. Il complice ha una mandibola fratturata, ferite al cuoio capelluto. Sono le 4,45. La caccia è terminata a sedici miglia da Torre Sant'Andrea, Otranto. Le imbarcazioni degli scafisti vengono rimorchiate in porto. Il gommone è lungo 12 metri, un bestione equipaggiato con un motore da 250 cavalli. Supera i cento chilometri orari. Il motoscafo è lungo otto metri, ha due motori da 250 cavalli. La prua non c'è più. Era rinforzata da uno strato di acciaio: un ariete che permette agli scafisti di aggredire, speronandole, le motovedette della Guardia di finanza grandi il doppio. Ogni notte la sfida si ripete. Anche stavolta le Fiamme gialle avevano seguito a distanza il viaggio di andata degli scafi, attendendo lo sbarco dei profughi per poi tentare l'inseguimento. A volte si riesce a tenere testa a gommoni e motoscafi velocissimi e a raggiungerli. Spesso la Guardia di finanza mette in mare gli stessi mezzi sequestrati agli scafisti. Solo così si combatte ad armi pari. Finita con la morte di uno scafista e il ferimento del complice, ricoverato in ospedale e agli arresti, la storia viene ricostruita grazie alle sole testimonianze dei cinque finanzieri - uno di essi è rimasto lievemente ferito - che hanno partecipato all'inseguimento. La magistratura leccese ha aperto un'inchiesta. Un'altra inchiesta fu aperta il 27 maggio, quando un'altra motovedetta si scontrò con un gommone: morirono in cinque, anche due bambini. Tra gli sbarcati dal motoscafo poi speronato, ieri, 41 passeggeri (cinesi e curdi) sono stati rintracciati sul litorale di Casalabate. Tra Porto Badisco e Santa Cesarea Terme altri 24 (dieci cinesi, 14 albanesi) che erano stati abbandonati sugli scogli. Troppi clandestini, dicono i poliziotti del Lisipo, il libero sindacato di polizia, la cui segreteria nazionale parla di un governo che, «dà al mondo un'immagine di un'Italia pressappochista, indecisa e dove, sostanzialmente, chi arriva non va più via» mentre «lo Stato ha il dovere di tutelare le proprie frontiere» da chi «generalmente senza un mestiere e spesso con poca o nessuna voglia di lavorare ha invaso le periferie delle nostre città creando mille problemi, non ultimo quello relativo alla recrudescenza della criminalità». LA LEGGE Qk LAVORO. Programmazione dei flussi iegota alle esigenze del mercato del lavoro e programmazione triennale della politica dell'immigrazione. Qi CARTA DI SOGGIORNO. Dopo aver lavorato per almeno cinque anni, gli immigrati potranno ricevere una carta di soggiorno a tempo indeterminato e potranno avere accesso ai servizi sanitari e previdenziali. Qi FAMIGLIA. Sono previsti il ricongiungimento dei nuclei familiari e la tutela degli studi universitari. Qi ESPULSIONE. E' disposta con accompagnamento olla frontiera nei confronti di chi è entrato clandestinamente.di chi non ha rinnovato il permesso di soggiorno, di chi risulta socialmente pericoloso o ha precedenti in Italia. O. CENTRI DI CUSTODIA. Per garantire l'effettività delle espulsioni, lo straniero può essere trattenuto fino a 30 giorni in «centri di permanenza e assistenza temporanea». E' vietata l'espulsione di minori e donne in gravidanza. Qt SPONSOR. Gli immigrati potranno arrivare per cercare lavoro «sponsorizzati» do privati o società che garantiscono vitto e alloggio. Qk IMPIEGO STAGIONALI. Si potrà legalmente entrare in Italia e ricevere per questo un permésso di soggiorno anche per il lavoro stagionale, su richiesta nominativa, o per lavoro autonomo, dimostrando risorse adeguate.

Persone citate: Sandro Tarantino, Torre Sant'andrea

Luoghi citati: Albania, Italia, Lecce, Otranto, Santa Cesarea Terme