«Emma? Se continua così, tornerà sotto il 2 per cento»

«Emma? Se continua così, tornerà sotto il 2 per cento» Dopo l'attacco dei radicali, il leader di Forza Italia in partenza per le Bermude replica: siete eccessivi e livorosi «Emma? Se continua così, tornerà sotto il 2 per cento» «I sondaggi dicono che gli elettori che l'hanno votata si sentono traditi» ROMA Ma Emma che fa? Possibile che la Bonino non sappia prendere le distanze da Pannella? Possibile che si rassegni a perdere così tutti i suoi voti? Comunque, peggio per lei: se non si ravvede, tornerà sotto il 2 per cento... Parola di Silvio Berlusconi che, con la valigia in mano e pronto a decollare per le Bermude, fa in tempo a colpire duro con l'ultimo dei suoi sondaggi. Prima il leader di Forza Italia attacca «i sistemi come al solito eccessivi, smodati e livorosi dei massimi esponenti del partito radicale». Poi affonda la lama: «Si pensava», esordisce il Cavaliere, «che Emma Bonino avesse una sua propria autonomia, una sua propria indipendenza». Invece, «gli elettori che hanno votato per lei si sono sentiti raggirati e ingannati: perché hanno votato la lista Bonino e si sono ritrovati con la lista Pannella. E quindi i miei sondaggi», ha concluso il Cavaliere, che parlava a «Fatti e misfatti» di Italia Uno, «mi danno giù la Usta Bonino, ritornata ad essere come la lista Pannella, sotto il 2 per cento...». Insomma, Berlusconi non cede di un millimetro. Chi immaginava che la foga oratoria di Pannella («Con questa destra, mail», aveva tuonato domenica) l'avesse un tantino ammorbidito, inducendolo a promettere appoggio ai referendum radicali, magari sotto forma di spot televisivi sulle reti Mediaset, ha fatto male i conti. Il Cavaliere taglia le comunicazioni, almeno fino alla fine delle vacanze. E Pannella, astretto giro di dichiarazioni, gli augura «buon riposo perché», spiega ironico, «hai sicuramente bisogno di tutte le tue forze al tuo ritorno». Se per quella data saranno state raccolte le firme necessarie per i referendum, premette il leader radicale al «caro Silvio», «prepareti a una opposizione lunga decenni, perché una "destra" (o una sinistra) cosi, usando le armi civili delia democrazia sapremo isolarla e batterla». In tutto questo roteare di spade, la Bonino si tiene fuori dalla mischia. Anzi, sembra prendere addirittura le distan¬ ze da Pannella quando non esclude che il dialogo col Polo possa riaprirsi: «La destra riformi se stessa in senso liberale. Lo faccia e saremo certamente alleati». Musica dell'avvenire, comunque. Quella del presente (se si eccettua l'imperscrutabiie silenzio di Fini) è tutto un rumoreggiare polemico. Dal Polo, nei confronti del leader storico radicale, si odono battute sprezzanti nello stile sardo di Beppe Pisanu: «E' chiaro che vuole fare cagnara. Lasciamolo cantare». O rassegnate prese d'atto tipo quelle di Pierferdinando Casini, che omaggia Pan¬ nella del titolo di «vecchio bucaniere», e declina ormai ogni discorso al futuro: «Loro cercano di costruire una terza forza, ma in Italia non c'è spazio. Alla fine - prevede Casini - la forza dei radicali non potrà che essere spesa trovando forme d'intesa col centrodestra, perché dall'altra parte non c'è nemmeno un minimo comune denominatore». Neanche a farlo apposta, ieri i diesse hanno scagliato sui referendum pesanti anatemi. «Se passassero, darebbero un colpo ai diritti democratici di milioni di persone», ha sostenu¬ to Carlo Leoni, a nome della segreteria di Botteghe Oscure. Alcuni dei quesiti, pronostica Leoni, «saranno sicuramente bocciati dalla Corte Costituzionale». Altri «sono inutili», altri ancora «sono pericolosi». Un linguaggio che sembra chiudere ogni porta alla coppia Bonino-Pannella, dando ragione ad Armando Cossutta il quale sostiene: «Con loro il dialogo è impensabile: se andiamo a vederli uno per uno, questi referendum sono intrisi di un forte livore antioperaio, antisindacale e antipopolare». Eppure, a sinistra c'è chi vorrebbe costituire, con la Bonino, un polo libertario. E' la proposta (poi declassata al rango di "provocazione") rivolta dal verde Alfonso Pecoraro Scanio «ai democratici più evoluti e a quei diessini che si rendono conto che non si può andare ad un conservatorismo di sinistra». lu.m.l Marco Pannella A destra: Emma Bonino nuova «bandiera» del movimento radicale Pannella scrive al Cavaliere: «Preparati a decenni di opposizione. Vi batteremo» Leoni (Ds): referendum inutili e pericolosi

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