Blitz anti-evasioni da casa

Blitz anti-evasioni da casa Dopo Milano, controlli nella capitale. Il sindaco Rutelli: confido nella nuova legge Blitz anti-evasioni da casa A Roma sorpresi 19 detenuti a spasso ROMA. Diciannove evasi. Non dal carcere, ma da casa. Fra venerdì e sabato, i carabinieri romani hanno controllato 374 dei 481 detenuti residenti nella capitale ai quali erano stati i connessi gli arresti domiciliari. Al\ i appallo ne mancavano 22. Dicianl riovn amo risultati irreperibili e ;ono stati subito denunciati. Per altri tre le ricerche hanno invece portato all'arresto per evasione. In realtà erano solo andati a fare «un giretto», a prendere una boccata d'aria in compagnia. Un uomo di 54 anni, in attesa di giudizio per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga e per ricettazione, è stato trovato dai carabinieri per strada, non lontano da casa. Gli altri due sono invece stati arrestati sulla soglia delle loro abitazioni dove stavano rientrando dopo qualche ora di assenza: si tratta di un giovane di 25 anni accusato per tentata rapina ed estorsione e di una ragazza di 29 anni accusata di spaccio di droga. Fra i detenuti, che i carabinieri non hanno trovato, ce n'è uno che ha partecipato alla rapina compiuta in gennaio al supermercato «Plus» di Giardinetti. Nel corso della fuga i rapinatori ferirono il maresciallo Marco Coirà, che aveva cercato di fermarli pur essendo disarmato, visto che stava facendo la spesa con la moglie. Nel corso dello scontro, il maresciallo si beccò due colpi di pistola alla coscia. Come se non bastasse, forse per punirlo del- l'eroico gesto, i malviventi lo riempirono di calci. Il maresciallo Coirà ha subito quattro interventi chirurgici. Del piccolo «commando» del supermercato furono arrestate tre persone: uno di loro adesso si aggira beato e libero per la città. Il sindaco di Roma Francesco Rutelli ha subito commentato le diciannove «assenze» dei detenuti: «Sugli arresti domiciliari emerge una doppia realtà: c'è chi li rispetta, ma c'è anche chi utilizza questo trattamento per continuare nelle abituali attività criminali». Ma il sindaco Rutelli si è detto tranquillo perché la maggioranza di governo sta discutendo sulle priorità nel- l'azione contro la criminalità: certezza della pena e sicurezza urbana. Molto soddisfatto del «pacchetto sicurezza», che si discute in commissione Giustizia alla Camera, è anche il ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto. Al ministro piace in particolar modo la disposizione relativa alla sospensione condizionale della pena «che oggi è quasi automatica e ohe deve diventare invece un gesto nei confronti di chi si è macchiato per la prima volta di un crimine non pericoloso». Nella discussione sul «pacchetto sicurezza» si parlerà anche dell'introduzione del «braccialetto elettronico» per controllare i detenuti fuori dal carcere. Pessimista è invece Antonio Tajani, eurodeputato e coordinatore laziale di Forza Italia, che giudica le evasioni un episodio intollerabile. «I romani - spiega - vogliono una città sicura in vista del Giubileo. Finora sono mancate risposte con¬ vincenti da parte delle autorità». Ma il problema della sicurezza non è certo limitato alla capitale. Nel corso di questa estate «calda» sul fronte della criminalità, il caso romano non resta certo isolato. I detenuti sembrano andare e venire da casa con grande agilità, in un continuo via vai di uscite illegali. A Milano, nei giorni scorsi, si sono intensificati i controlli sugli arresti domiciliari e sono emerse decine di evasioni. Paradossale il caso di un ragazzo, evaso da casa lo scorso dicembre, denunciato e arrestato, che è nuovamente fuggilo ma è stato ripreso e condannato ancora agli iirresti domiciliari. (j. arb.l Il ministro Diliberto «Norme più severe per la sospensione condizionale della pena» I controlli dei carabinieri

Persone citate: Antonio Tajani, Diliberto, Francesco Rutelli, Oliviero Diliberto, Rutelli

Luoghi citati: Milano, Roma