Il super-teste è un mitomane di R. Cri.

Il super-teste è un mitomane NEONATO UCCISO Il super-teste è un mitomane MILANO. Una persona nota in paese per la sua mitomania, dunque «totalmente inattendibile», che alla fine ha confessato di aver parlato «per mania di protagonismo». È questo quanto sostengono gli investigatori sul presunto superteste nella scomparsa di Dominique, il neonato di 7 giorni poi trovato morto nel canale Villoresi. L'uomo è diventato un protagonista (come voleva), almeno per alcune ore, raccontando al Tgl di aver visto una donna «buttare un fagotto in acqua». I carabinieri hanno interrogato l'uomo 25 anni, un custode del cimitero - per alcune ore: dapprima lui si è qualificato come «un ufficiale di polizia giudiziaria», poi ha raccontato particolari inverosimili, infine ha confessato «di aver detto quelle cose per mania di protagonismo». Per gli investigatori, «probabilmente ha visto qualcuno gettare qualcosa nel canale, non si sa quando, e ha associato quel gesto alla vicenda di cui ci stiamo occupando, costruendo la sua versione». Ruotano così sempre intorno allo stesso gruppo di persone le indagini sulla morte del piccolo. In attesa dei risultati dell' autopsia, che probabilmente saranno disponibili oggi, restano solo due gli indagati: il padre nel neonato, Francois Imbalzano, e il nonno, Alfredo. Per loro l'ipotesi di accusa resta di sequestro di persona. Nessuna ipotesi, invece, almeno ufficialmente, sulla persona o sulle persone che hanno gettato il neonato nel canale. [r. cri.]

Persone citate: Francois Imbalzano, Villoresi

Luoghi citati: Milano