Il grande caldo fa strage negli Stati Uniti

Il grande caldo fa strage negli Stati Uniti In due settimane dal Midwest alla costa orientale i morti sono già più di 150, riserve idriche sotto i limili Il grande caldo fa strage negli Stati Uniti Cinquanta vittime a Chicago nel weekend, sfiorati i 60 gradi Maurizio Mulinati inviato a WASHINGTON E' salito a 150 il numero delle vittime causate dalla grande ondata di calore che ha investito dal 19 luglio gli Stati Uniti - dal Midwest alla Costa Orientale con temperature che superano spesso i 40 gradi accompagnate da una soffocante umidita. La città più colpita ò Chicago (Illinois) dove fra sabato e domenica sono state trovate 50 persone morte nelle loro abitazioni anche se il bilancio viene considerato ancora parziale. A determinare numerosi decessi oltre al caldo e stata l'interruzione dell'energia elettrica - provocata dall'aumento della temperatura - che ha improvvisamente privato di tuia condizionata e ventilatori più di centomila abitazioni private. Le vittime sono in gran parte persone sole, malati ed anziani. Il sindaco, Richard Daly, si ò appellato pubblicamente alla cittadinanza affinchè ognuno visiti parenti ed amici che potrebbero trovarsi in difficoltà. Il comune ha creato appositi «centri per rinfrescarsi» dove accogliere le persone bisognose di cure. Sempre in Illinois, a Sterling, l'indice combinato di calore e umidità ha registrato la temperatura più alta degli interi Stati Uniti: 59 gradi. Problemi nella distribuzione dell'elettricità si sono verificati anche a Washington, dove per far fronte alla crescente richiesta di consumi alcune compagnie private hanno accettato di promettere sconti sulla bolletta a quei clienti disposti a rinunciare volontariamente a una quota dei loro watt. Gli altri Stati più colpiti dal grande caldo sono il Missouri (42 vittime), l'Ohio ( 12) e il Wisconsin ( 12) ma i decessi si sono registrati in 19 Stati differenti del Midwest e della Costa Orientale. Due morti anche a New York nonostante il fatto che nella Grande Mela si sia potuto respirare di più nelle ultime 48 ore grazie a temperature scese a Central Park a «soli» 32-33 gradi, con le quali si è chiuso il mese di luglio più caldo nella storia della metropoli. Ad Atlanta (Georgia) il black-out della corrente elettrica ha interrotto lo svolgimento della partita di baseball degli «Atlanta Braves». A causare ulteriore problemi lungo la Costa Orientale è la stagione di siccità che dura oramai da oltre due mesi e che ha obbligato le autorità locali in molte regioni dal Maryland a Washington - ad invitare la popolazione a fare attenzione a non lasciare inutilmente aperti i rubinetti di casa. Nella Baia di Chesapeake, in Maryland, sono morti 700 mila pesci e la mancanza di acqua ha fatto scendere sotto il livello minimo le riserve idriche della città di Baltimora, dove vivono 1 milione e 800 mila persone. «Se il consumo di acqua continua ai ritmi attuali fra 35 giorni non ce ne sarà più per nessuno» ha ammesso il governatore dello Stato, Parris Glendening, avvertendo i residenti che se non cesseranno di sprecare acqua sarà costretto ad imporre misure di razionamento. Moria di pesci anche in Iowa a causa del diossido di carbonio sprigionato da migliaia di alghe uccise dai raggi del sole. In Nebraska è scattato invece l'allarme per le mandrie perché gli agricoltori hanno rivelato sulla pelle di numerosi animali temperature di circa 50 gradi. «Tremila capi sono già morti dopo essere stati cotti dai raggi del sole» spiegano i veterinari dell'Università del Nebraska. Le televisioni trasmettono senza sosta testimonianze dalle località più colpite. «Qui l'ombra è un vero dono di Dio» ha detto alla «Cnn» Carolyn Heinein da Annapolis (Maryland). Non mancano le storie drammatiche: in Missouri c'è chi è morto perché ha scelto di chiudere Tana condizionata nel timore di dover pagare una bolletta troppo alta. La polemica del giorno è sull'uso delll'aria condizionata: mentre i Dipartimenti della Sanità dei diversi Stati suggeriscono di usarla senza limiti alcuni metereologi hanno chiesto di non farlo perché «abituare il corpo alla dipendenza dall'aria condizionata può trasformarsi in un'arma a doppio taglio perché si rischia di diventare vulnerabili al calore». Le previsioni atmosferiche di ieri sera sono state comunque rassicuranti. «Passato questo fine settimana scenderemo sotto i trenta gradi» assicura Diana Rackers del Diparimento della Sanità del Missouri. «E' in ai rivo un'ondata di aria fredda dal Canada destinata ad abbassare la temperatura un po' ovunque» confermano all'istituto mete reologia) «naie Mohler». Per evitare il ripetersi dell'emergenza-caldo il prossimo anno sulla Costa Orientale sono in costruzione alcune nuove centrali elettriche. Troppi condizionatori in funzione, va in tilt la corrente elettrica anche a Washington Scene dal grande caldo americano: a sinistra una bimba cerca refrigerio a una fontana, a destra, una donna viene trasportata in ospedale

Persone citate: Carolyn Heinein, Costa Orientale, Parris Glendening, Richard Daly