Hakkinen: «Lo stop ai box e lo scoppio, che incubi»

Hakkinen: «Lo stop ai box e lo scoppio, che incubi» Hakkinen: «Lo stop ai box e lo scoppio, che incubi» Ercole Colombo HOCKENHEIM Il viso un po' segnato dal colpo contro le barriere, un evidente nervosismo che gli fa battere i piedi a temi come se volesse scacciare gli spirili maligni, Mika I lui.kinen non ha di sicuro l'aspetto dei giorni-migliori. In altre occasioni il campione finlandese aveva subito delusioni o aveva dovuto affrontare momenti difficili, ma ieri è sembrato molto turbato, come in preda a un incubo. «Sono affranto - hu detto - per non essere riuscito a finire una corsa così, ina questo è lo sport automobilistico. Km partito bene e slavo spingendo ragionevolmente. Quando mi sono fermato per il rifornimento e cambiare pneumatici il bocchettone della benzina si è incantato Ho perso tempo preziosissimo. Sono ripur lito forte ma dopo un giro e mez¬ zo si e sfaldata la gomma posteriore sinistra. Per fortuna l'improvviso cedimento mi ha mandato in testa-coda e sono riuscito in qualche maniera a controllare l'uscita ad altissima velocità. Tuttavia, quando è finita nella sabbia, la vettura è andata per conto suo e ho urtato con violenza lo sbarramento di gomme. Ho avuto fortuna, solo qualche leggera contusione». Probabilmente il finlandese ha pensato all'incidente di Schumacher, hi ogni caso l'uscita di pista gli ha fallo perdere ogni tipo di opinione sul campionato mondiale. «Lu sfida per il titolo? - ha affannato - Meglio se adesso parliamo d'altro». Mika non rinuncia alla lotta, che è ancora apertissimo, ma preferisce meditare e prepararsi per lu prossima gara in Ungheria. Ancora una volta, invece, Coulthard ha dovuto giustificarsi. «Non avevo intenzione di superare Salo in quel punto del circuito ha spiegato lo scozzese -. Lui ha frenato un po' troppo presto e mi sono trovato contro la Ferrari senza volerlo. Speravo non fosse successo nullu di greve. Al contrario ho demolito una parte dell'alettone anteriore e sono stato costretto a fermarmi per cambiarlo. Questa esigenza ha cambiato non solo la mia situazione ma anche la tattica che avevamo preparato. Dopo ho cercato di re- cuperare anche perché la mia McLaren andava molto forte. Mi sono trovato in un frangente simile a quello iniziale quando cercavo di superare Olivier Panis. Per evitare un'altra collisione, ho dovuto tagliare la chicane. Sono sorpreso di aver ricevuto una penalità di 10". Per me è un periodo sfortunato». Malgrado tutto, alla fine della giornata, Ron Dennis, manager del team, ha ancora trovato la forza per lanciare una sfida: «Mancano sei gare alla conclusione del campionato. E noi useremo tutta la forza e la determinazione della squadra per centrare i nostri obiettivi che sono il mondiale piloti e il titolo costruttori». Poi na aggiunto: «La strada da percorrere e lunga e difficile. Questo non è mai stato uno sport per deboli di cuore». Un po' di ottimismo anche da parte di Norbert Haug, numero uno della Mercedes in pista: «Anche se ultimamente abbiamo mancato risultati importanti che erano alla nostra portata, siamo contenti delle nostre risorse tecniche, di quanto siamo riusciti a fare sulle vetture. Io resto convinto che in campionato tutto sarà ancora possibile». McLaren e Mercedes lavoreranno in questi giorni a Silverstone insieme agli altri team inglesi per preparare il Gran Premio d'Ungheria del 15 agosto. Le vetture saranno ancora una volta riviste a fondo per cercare di eliminare tutti i punti deboli. Fra gli altri piani del programma dei tecnici a disposizione di Ron Dennis, anche quello di continuare la messa a punto del motore «plus» già utilizzato con successo sabato scorso in qualificazione. Buttarsi sul lavoro può essere un modo per ritrovare la sicurezza di sempre. «La gomma di sinistra s'è sfaldata e l'auto sembrava impazzita: la fortuna mi ha aiutato»

Persone citate: Coulthard, Ercole Colombo, Hakkinen, Norbert Haug, Olivier Panis, Ron Dennis, Schumacher

Luoghi citati: Silverstone, Ungheria