Quando la Borsa sbaglia i conti di Ugo Bertone

Quando la Borsa sbaglia i conti I tecnici al lavoro per correggere gli indici, ma nessuno sa cosa accadrà per i contratti in corso Quando la Borsa sbaglia i conti Preda sdrammatizza, i consumatori insorgono Ugo Bertone MILANO «No, non credo che ci saranno {'.rossi problemi perché si tratta di indici poco utilizzati». Stefano Preda, presidente della Borsa di Milano, non nasconde però il suo imbarazzo per «l'incidente» degli (irrori di calcolo sull'indice Mib e sul Mibtel che, dopo una verifica della «ponderazione dei vari titoli», risultano sopravvalutati dal 25 mar/o scorso. Intanto, lo associazioni dei consumatori già alzano il tiro. «Ci riserviamo la possibilità di una denuncia alla procura della Repubblica» dicono all'Adusbef, mentre all'Aduc già si chiedono le dimissioni del presidente della Borsa e del direttore generale Massimo Capuano. «11 fatto dicono - e assai più grave di quel che non si dica». Al di là delle polemiche, del resto, impressiona il tempo impiegato per accorgersi dell'errore e per correggere l'indice. Gniottrtf mesi sono tanti. Ma non si poiova*" intervenire prima? Perché non Si è fatto "riultà in questi o^àftro* mesi? «Semplice - replica Preda perché l'errore ò stato scoperto solo in tempi recenti. Ma non mi faccia dire di più: se ne stanno occupando i tecnici». Ma l'inadente di percorso brucia. Non tn è ancora spenta l'eco della polemica sulla carica delle matrìcole, sei concentrate in pochissimi giorni, con fortissimi sbalzi al rialzo o al ribasso, ed ecco che esplode il «pasticciaccio» dell'indice, una grave anomalia destinata a pesare sulla credibilità della società di Borsa e dell'intera piazza finanziaria italiana (nel dicembre (97, del resto, la stessa Banca d'Italia sbagliò gli indici di capitalizzazione netta dei titoli di Stato). Un brutto incidente! di percorso, insomma, capitato proprio negli stessi giorni in cui tra i listini di mezzo mondo la competizione si fa più uspra che mai: mentre Londra, infatti, si trasforma in spa, il New York Stock Exchange, dopo 207 anni di attività, annuncia addirittura la volontà di procedere alla quotazione delle sue azioni, presto seguita dai rivali dell'altro mercato, il Nasdaq, e dai listini elettronici, come E-trade e Reuters. Robe di un altro pianeta, insomma, mentre anche nel weekend più assolato dell'anno i tecnici della Borsa italiana lavorano alla correzione degli indici: il Mib, dall'inizio dell'anno, non ha perso «soltanto» il 2,8 ma il 4,12% mentre il Mibtel è sceso del 3,49 (contro il 2,1 virtuale). Mica poco, anche se qualche sospetto era già venuto agli analisti più avveduti, stupiti di fronte alla forbice che si allargava tra l'indice Comit e l'accoppiata Mib e Mibtel. Ma ci sono voluti quattro mesi per accorgersi delle anomalie che hanno colpito anche due indici settoriali. Le conseguenze? Modeste, perché, per fortuna, l'errore ha colpito due indici importanti (ò al Mibtel che si fa in genere riferimento per sintetizzare l'andamento di una seduta di Borsa) ma poco utilizzati per i prodotti finanziari «sintetici». I derivati (futures e opzioni) sono costruiti invece sulla base dell'indice Mib 30, che si basa sull'andamento del paniere dei trenta titoli più trattati. E se l'errore avesse colpito il Mib 30? Meglio non pensarci, mormorano in coro gli esperti, sarebbe stata l'apocalisse finanziaria, una sorta di «millennium bug» tutto italiano che, però, appare nei fatti (quasi) impossibile: Il Mib 30, infatti, viene in pratica ricalcolato giorno dopo giorno non solo dalla Borsa ma anche dai grandi dealers, attenti a cogliere tutte le opportunità di arbitraggio tra paniere e singoli titoli. Sul Mibtel, invece, vigilava la sola società di Borsa. Non è però detto che la corre¬ zione degli indici sia poi così indolore e tecnica per Piazza Affari, già nervosa per esser più che mai il fanalino di coda del '99 tra le Borse. La correzione, infatti, potrebbe riguardare alcuni «covered warrant» o altri titoli che hanno per riferimento l'indice del mercato; sarà necessario ricalcolare i risultati per i contratti in corso con ulteriori guadagni per chi ha scommesso sul «cali» o, comunque, sul calo della Borsa e perdite per quelli, più numerosi, che hanno puntato sul rialzo; più ancora sarà necessario rimettere mano ad alcuni contratti già chiusi. C'è poi la questione dei parametri o «benchmark»: alcuni fondi fanno pagare ai sottoscrittori maggiori commissioni quando si battono gli indici. «Di fronte a queste conseguenze - sintetizzano all'Aduc la tendenza di gettar acqua sul fuoco ricorda più un mercato unico che uno libero». Il «pasticciaccio» non è ancora finito. GLI INDICI RETTIFICATI La borsa ha comunicato la dimensione della correzione degli indici determinala dall'anomalia informatica registrata in marzo: Dimensione della correzione del valer! del 30 luglio Indira del 30-7 valore omrto eorretto 23.189 Mibtel 22.868 22.389 Mibstorico 22.086 Variaslonl degil Indki corretf i 29 fog. 30 log, 22.430 Mibtel 22.868 22.061 Mibstorico 22.086 23 lug. 30 lug. 23.425 Mibtel 22.868 22.883 Mibstorico 22.086 30glo. 30 lug, 24.268 Mibtel 22.868 23.659 Mibstorico 22.086 30 die. 30 lug. 23.695 Mibtel 22.868 23.035 Mib storico 22.086

Persone citate: Massimo Capuano, Stefano Preda

Luoghi citati: Londra, Milano