Quando Bernstein trova la soluzione di Giorgio Pestelli

Quando Bernstein trova la soluzione Quando Bernstein trova la soluzione ALCUNE musiche non sono soltanto belle da sentire, ma insegnano anche ad ascoltare la musica nel momento stesso che la propongono. Una di queste è «La Creazione» («Die Schópfung») di Haydn, famosa in tutta Europa fin dal suo battesimo a Vienna nel 1798: arie, recitativi, duetti, cori, tutto è organizzato in maniera esemplare, ogni pezzo è anche un saggio su come questi pezzi devono essere composti. Il descrittivismo Icaos, luce, fiumi, erbe, animali, vita edenica! è solo un aspetto secondario, anche se averlo scambiato per essenziale giovò alla sua fama, facendone una sorta di enciclopedia sonora rimasta in vigore per quasi tutto il secolo, in particolare nella musica operistica; in realtà Haydn è il primo a sapere che sta descrivendo, ma usando quei vocaboli tradizionali ci si solleva sopra e sorride alle loro spalle. Piuttosto, centrale è un altro quesito: come sia riuscito ALLA NATURA Haydn, artista sempre lontano da uno stile esclamativo a ritrovarsi in una materia «esclamativa» per eccellenza, la creazione del mondo scolpita nelle parole bibliche. Léonard Bernstein trova la soluzione in quella che a me pare l'incisione più fedele alla natura dell'opera (due Cd della Deutsche Grammophon, 419 756-2, lire 72.000): la solennità storica, la memoria degli oratori di Haendel e della polifonia di Bacìi, qui non ha i toni concitati e freddi di esecuzioni più moderne, ma suona calma, nobile e al tompo stesso familiare; anche la vivacità, l'umorismo delle sortite solistiche dell'Orchestra della Radio Bavarese accompagna i cantanti con la spontaneità dell'ambiente comune: il fatto che il personaggio Bernstein fosse americano, e all'occorrenza estroverso compositore di rumbe, ha spesso fatto dimenticare di quanta serena naturalezza fosse capace. Dalla scelta delle voci soliste, Lucia Popp (Eva), Kurt Ollmann (Adamo!, Judith Blegen, Thomas Moser, Kurt Moli, emerge un'altra caratteristica della «Creazione»: il suo genuino sentimento di devozione; Haydn è il vero cantore dell'illuminismo religioso rappresentato dalla poesia di Klopstock: dimenticato è il dramma luterano del peccato originale e della corruzione congenita all'uomo; Dio è buono non perché è misericordioso, ma perché ha posto l'uomo al centro dell'universo esaltandone la natura di creatura razionale. IL DIRETTORE AMERICANO HA REALIZZATO L'INCISIONE PIÙ FEDELE ILLUMINISTA DI HAYDN ALLA NATURA IL DIRETTORE AMERICANO HA REALIZZATO L'INCISIONE PIÙ FEDELE ILLUMINISTA DI HAYDN Giorgio Pestelli

Luoghi citati: Europa, Vienna