Note per adorare Madonna e dame di Sandro Cappelletto

Note per adorare Madonna e dame Note per adorare Madonna e dame COME cantavano i chierici, gli studenti, i trovatori, gli innamorati medievali? 1 «Carmina Burana» di Cari Orff hanno fornito un'immagine tanto seducente quanto falsa, rutilante di macchinismo novecentesco, di quel mondo sonoro. Oggi, la nostra sensibilità pretende più aderenza ad un'idea di possibile verità, per quanto consentono le fonti e una notazione musicale tutt'altro che completa. Due gruppi italiani, i cantanti della Camerata Nova e l'ensemble strumentale Chominciamento di gioia, diretti da Luigi Taglioni, affrontano il Codice di Bamberga. La cattedrale della città tedesca della Franconia conserva un manoscritto della fine del XII secolo contenente circa cento mottetti in latino e francese, di carattere sacro e profano: si adorano le Dame, quella che sta in cielo, altre più a portata di sguardo e di mano (compact-disc Stradivarius, note illustrative in italiano, inglese, francese, testi dei mottetti nelle lingue originali e in traduzione; prezzo suggerito dall'editore 28.500). Dire mottetto significa schiudere un mondo ancora non del tutto esplorato: «mot», parola e il suo diminutivo «motet» - piccola composizione poetica - è la probabile etimologia di un genere che nasce nove secoli fo nell'ambiente della Scuola di Notre-Dame, e ancora vive. Il mottetto aggiunge parole a una linea melodica già data, proveniente spesso dall'ambito liturgico. Ma presto il canto si fa polifonico, i testi latini vengono sostituiti da «contrafacta» in francese, i trovatori se ne impadroniscono, si aggiungono strumenti come lo viclla, antenata della viola, il liuto, l'arpa, il corno di mucca. Sono composizioni che sprigionano la loro bellezza in un ambito riservato: ascoltarle fa bene alle nostre orecchie martoriate, come riconquistassimo una verginità acustica, a tu per tu con la musica e il suo senso. L'andamento ritmico è costante, privilegiato è il tempo ternario, immagine in musica della divina Trinità. Gli interpreti sono sensibili, le voci dei due bassi hanno spessore, gli strumenti schiudono parentesi sognanti, sospese. Se sognate d'innamorarvi in una notte di luna in un castello medievale, se vi chiedete come poteva cantare San Francesco, ascoltate il Codice di Bamberga. MOTTETTI DEL CODICE DI BAMBERGA, PICCOLE COMPOSIZIONI POETICHE CHE SPRIGIONANO BELLEZZA MOTTETTI DEL CODICE DI BAMBERGA, PICCOLE COMPOSIZIONI POETICHE CHE SPRIGIONANO BELLEZZA Sandro Cappelletto

Persone citate: Camerata Nova, Carmina, Luigi Taglioni, Orff

Luoghi citati: Franconia