Il manuale appassionante come un romanzo di guerra di Maurizio Maggiani

Il manuale appassionante come un romanzo di guerra VIDEOGAME Il manuale appassionante come un romanzo di guerra ANCORA SU «E.A.W. European AirWar». Nella mente ostinata di un Wintel la Seconda Guerra Mondiale non ò mai finita. Anzi, è un'ossessione. E' come se il profondo, non dilavabile senso di colpa della generazione che l'ha fatta senza essere riuscita ad impedirla (vincitori e vinti convinti che nulla di più orribile e distruttivo l'umanità avrebbe mai più orchestrato), avesse trovato nel video game uno spazio penitenziale, un lettino di psicoterapia. Così che non si contano i giochi di azione, strategia e simulazione per Pc ambientati nel secondo conflitto in cielo, in terra e in mare. Diventano best-sellers al platino. Chi li compra a milioni? Non si sa bene: la «realtà» del settore, dicono i distributori, è troppo movimentata. Certamente un sacco di ragazzi che, da quel che si dice di loro, neanche dovrebbero sapere che c'è stata quella guerra. Ma li compro anch'io, il dentista Palmiro e magari il vecchio ser Hobsbawm. Ho comprato «EAW» du un bel po' e non l'ho ancora giocato. Perché? Perché mi voglio preparare bene. Perché voglio dire la mia a quello che rimane della coscienza europea di quella tragedia e non voglio sbagliare. Starò con le democrazie contro le dittature, ponsò di sì, ma non vorrò volare sopra Dresda: dove, por altro, mi aspetta Palmiro con il suo micidiale e disperato Messerschmitt. E poi sto ancora rileggendo il manuale. Che è giuro - còme un romanzo. Come un buon romanzo è scritto bene nella mia lingua, è spiritoso, è preciso senza ossessione, e per niente guerrafondaio. Perché dice un sacco di cose interessanti che non hanno precisamente a che fare con il gioco, ma servono, volendo, a capire. Ho scoperto, ad esempio, che il bombardamento a tappeto (quello che serve a distruggere senza discriminare tra civile e militare, quello di Guernica e di Dresda e di mille altre città) è stato studiato dagli strateghi già negli Anni Venti. In quale Paese? Non lo voglio dire: è una brutta sorpresa. Ho iuta mo mandato in avanscoperta nell'«EAW» il giovane Matteo. Brillante, politicamente corretto, pensoso ventenne, mio consulente per quello che c'è al di sopra delle mie possibilità dentro la Scheda Madre. L'ho visto coni miei occhi fare una cosa orrenda: mitragliare gli avieri paracadutati da un aereo in fiamme. Perché? Eppure lui stava dalla parte giusta. Bisognerà che lo convinca a confessare, visto che ancora non l'ha fatto. E' bene prepararsi prima di affrontare l'Eaw I bombardamenti a tappeto furono inventati già negli Anni Venti J IU1> Maurizio Maggiani

Persone citate: Hobsbawm

Luoghi citati: Dresda, Guernica