La scure dell'Authority sulle tariffe Enel di Luigi Grassia

La scure dell'Authority sulle tariffe Enel Al governo il documento sui tagli e la svalutazione che peserà sull'Ente da privatizzare La scure dell'Authority sulle tariffe Enel Meno 17% in quattro anni Luigi Grassia ROMA La ristrutturazione del sistema elettrico italiano fa un altro passo avanti. Ieri l'atteso documento dell'Authority garante per l'energia e il gas sulla «rimodulazione» delle tariffe elettriche è stato consegnato al governo. Prevede una riduzione media della bolletta di circa il 7 per cento nel primo anno e del 17 per cento complessivo nel prossimo quadriennio (nell'ipotesi che il costo dei combustibili resti stabile). Secondo quanto reso noto dall'Autorità di Pippo Ranci, la riforma del sistema, che entrerà in vigore nel 2000, comporterà l'avvicinamento delle tariffe ai costi del servizio reso e promuoverà l'efficienza delle imprese. Sulla redditività dell'Enel, il documento rileva che la revisione dei costi per la trasmissione, distribuzione e vendita ai clienti comporterà una riduzione dei ricavi iniziale (cioè, nel solo anno 2000) attorno al 9% per la società guidata da Franco Tato. Fra il 2000 e il 2003 il calo degli introiti dovrebbe essere complessivamente del 18%. Da notare cho tale calo è quasi tutto concentrato all'inizio del processo e perde peso col passare degli anni: questo perché l'effetto della fissazione delle tariffe per via amministrativa è destinato a perdere di importanza con l'apertura del mercato. La transizione dal vecchio al nuovo ordinamento accompagnerà infatti il passaggio del sistema elettrico italiano dal quasi monopolio dell'Enel (il cui ruolo, per quanto già ridimensionato, resta prépondérante) al libero mercato dell'elettricità, con una pluralità di competitori e lo stesso Enel privatizzato secondo le intenzioni del Parlamento e del governo. Il documento dell'Authority fungerà dunque anche da punto di riferimento per gli advisor chiamati a valutare la redditività e il valore dell'Enel in vista della quotazione in Borsa. Il tutto nell'ambito delle indicazioni del Documento di programmazione socio-economica. Per le tariffe delle attività in monopolio (anche se sul tema specifico l'Authority riprenderà l'esame in autunno) l'aggiornamento avverrà dal 2000 con il metodo del «price cap», cioè l'indicazione di quote massime e minime di oscillazione all'interno di una banda, al posto dell'attuale prezzo fisso fissato per via amministrativa. Il price cap per i costi di vettoriamento comporterà una riduzione della tariffa che scenderà ogni anno del 4% in termini reali, fatto che spingerà le società (Enel e concorrenti) a cercare un aumento dei volumi per aumentare i margini, vista la sostanziale stabilità dei costi preventivata. Per quanto riguarda invece i costi effettivi (riconosciuti dall'Autorità confrontando i dati forniti dalle imprese, principalmente l'Enel, con quelli internazionali) nel campo della generazione, che è l'attività nella quale ci si avvia alla transizione dal regime di monopolio a quollo di concorrenza, il prozzo per gli utenti catalogati come «non grandi consumatori» verrà definito dalla società pubblica «acquirente unico», che deve essere istituita dalla società pubblica «gestore della rete nazionale». Dunque non sarà lasciato a ogni utente privato il compito impossibile di contrattare il prezzo dell'elettricità da una posizione di grande debolezza: ci penserà l'acquirente unico a strappare le condizioni migliori. Invece i «grandi cosumatori» continueranno, come già fanno, a contrattare i prezzi. Infine per determinare le nuove tariffe, avverte l'Authority, occorrerà tener conto di quelli che i tecnici definiscono «stranded cost» e oneri di sistema. Riguarda al primo punto, all'Enel saranno concessi ricavi compensativi per i costi dell'obbligo di assicurare il servizio rispettando le indicazioni del governo, mentre gli oneri di sistema sono costituiti oggi dall'incentivazione alle fonti rinnovabili e dal rimborso dei costi sostenuti per chiudere le centrali nucleari. Anche fatta questa tara i vantaggi per gli utenti si prospettano grandi e crescenti.

Persone citate: Franco Tato, Pippo Ranci

Luoghi citati: Roma