Neonato morto nel canale Tutti in Siberia

Neonato morto nel canale Tutti in Siberia Ugip: solo indizi Neonato morto nel canale Tutti in Siberia MILANO «Indizi insufficienti»: la ricostruzione dei carabinieri sulla scomparsa del piccolo Dominio non ha convinto la gip del tribunale di Monza, Patrizia Gallucci, che ha deciso di scarcerare il nonno e il padre del piccino. Secondo il magistrato non ci sarebbero abbastanza elementi a sostegno della tesi accusatoria: che cioè i due, complici tra loro, abbiano deciso di eliminare il neonato, frutto di ima relazione extraconiugale. Frantcois Imbalzano, 30 anni, e suo padre Alfredo, 59, entrambi residenti in Francia, nell'Alta Savoia, hanno lasciato ieri a tarda sera il carcere di Monza. Devono però tenersi a disposizione degli inquirenti; oggi infatti è stato fissato davanti al gip un confronto tra i due. E sempre oggi sarà eseguita l'autopsia sul corpo del neonato trovato nel canale Villoresi: l'esame dovrà stabilire se il piccolo era ancora vivo quando è stato gettato in acqua. Per avere la certezza sulla sua reale identità verrà invece effettuato l'esame del dna. Il colpo di scena, che rimette in discussione l'ipotesi investigativa, è avvenuto alle 20 di ieri, dopo oltre quattro ore di interro gatori. La gip ha deciso che quelli attualmente in mano agli inquirenti sono poco più che semplici sospetti, ancora da dimostrare. Perciò non ha nè convalidato il Fermo per sequestro di persona, eseguito dai carabi meri prima che venisse ritrovato il corpo del bambino, nè ha emesso l'ordine di custodia cua telare, per omicidio, chiesto dal pm. I carabinieri, giovedì, erano invece apparsi più che certi della loro ricostruzione. Sia per il movente (cancellare «l'onta» di un figlio illegittimo), sia per il con corso di responsabilità tra i due, quantomeno per quanto riguardava il sequestro del bambino, Infatti l'atteggiamento in cui era stato sorpreso Frantcois al momento del fermo al Frejus, mentre sbatteva a terra il telefonino gridando: «Non doveva finire così», lasciava qualche dubbio sulla sua consapevolezza della morte dèi piccolo. Evidentemente, davanti al gip, diversi elementi hanno Fatto scricchiolare questa ricostruzione. Ed hanno in qualche modo fatto riemergere la figura di Alya, la giovane franco-turca madre di Dominic. La ragazza, giovedì notte all'obitorio, ha avuto un malore davanti al cadavere del piccino ed è stata portata in un «luogo protetto». La sua versione è di essersi svegliata per la poppata scoprendo così l'assenza del bambino; e di non aver sentito nè visto nulla perchè dormiva. Una versione che aveva destato qualche perplessità, pensando a quanto è normalmente vigile il sonno della madre di un neonato. E pensando sopratutto all'atteggimento molto possessivo che aveva dimostrato verso quel bambino: respingeva persino l'offerta di aiuto per portar su la carrozzina lungo le scale. (r.m.l

Persone citate: Imbalzano, Patrizia Gallucci, Savoia, Villoresi

Luoghi citati: Francia, Milano, Monza, Siberia