La Cina chiede al'interpol «Catturate il guru ribelle»

La Cina chiede al'interpol «Catturate il guru ribelle» Il capò del Falun Gong vive negli Usa La Cina chiede al'interpol «Catturate il guru ribelle» «Le sue superstizioni hanno causato la morte di 743 adepti della setta» PECHINO Il ministero per la Sicurezza pubblica ha emesso ieri un mandato di arresto contro il fondatore della setta buddista «Falun Gong», Li Hongzbi che accusa di aver provocato la morte di centinaia di adepti, di aver diffuso credenze superstiziose e di turbamento dell'ordine pubblico. Pechino ha chiesto per la cattura del guru la collaborazione dell' Interpol. L'agenzia «Xinhua» non ha precisato se la Cina intenda chiedere l'estradizione di Li agli Stati Uniti dove il guru vive - che comunque quasi certamente la negherebbero Sempre secondo le accuse del ministero, Li Hongzhi, che ha 47 anni, avrebbe utilizzato la Falun Dafa Research Society e il gruppo Falun per imbrogliare gli adepti. Nel mandato di cattura si legge che «Li Hongzhi ha anche complottato e organizzato, senza avere avuto una preventiva autorizzazione, come esige la legge, assembramenti, manifestazioni ed altre azioni per turbare l'ordine pubblico ed è dunque sospettato di reato di turbamento dell'ordine pubblico». Quest'ultima accusa si riferisce al fatto che Li Hongzhi è stato ispiratore delle proteste che decine di migliaia di suoi seguaci avevano attuato nei giorni scorsi a Pechino per denuncia re i rigidissimi controlli e le azioni di disturbo condotte dalle forze di sicurezza nei loro confronti. Le manifestazioni erano state soffocate dalla polizia con centinaia di arresti. I decessi che nel prowedimento vengono attribuiti alla responsabilità di Lì sono 743. I media ufficiali cinesi avevano sostenuto che si tratta di adepti della setta morti dopo aver rifiutato le cure mediche per le loro malattie Li Hongzhi ed essersi affidati per la guarigione solo alle pratiche di ginnastica e meditazione proprie di Falun Gong. Trecentomila testi della setta, dichiarata fuori legge dal governo il 22 luglio, sono stati intanto già distrutti a Pechino, e 45 mila a Shanghai. Analoghe operazioni di sequestro sono scattate in tutta la Cina, e in particolare nelle province di Guangdong, Shangdong, Hebei, Sichuan, Shaanxi, Liaoning. Nella capitale sono state controllate non solo centinaia di librerie, ma anche tipografie e altri locali dove era venduto il materiale illustrativo di Falun Gong, comprendente anche supporti su ed. In alcuni casi, i negozi sono stati colpiti da ordine di chiusura. Nella capillare iniziativa propagandistica lanciata dalle autorità cinesi, la durata dei notiziari televisivi è sta- ta raddoppiata, dai normali 30 minuti a un'ora, per dedicare ampi spazi a accuse e critiche nei riguardi della setta. La setta, fondata nel '92, conta 70 milioni di adepti e pratica una meditazione fondata su un misto di taoismo e arti marziali tradizionali. Ma secondo le autorità cinesi ha in realtà scopi politici e minaccia l'autorità del partito comunista. Li Honghzi ha sempre respinto queste accuse e afferma che Falun Gong riguarda solo la «coltivazione dello spirito». Falun Gong fin dalla sua nascita aveva operato senza interferenze delle autorità cinesi, fino al 25'aprile scorso, quando ~T0 mila membri del movimento si erano radunati silenziosamente davanti al complesso residenziale di Zhongnanhai dove vivono il presidente Jiang Zemin e tutti gli altri massimi dirigenti comunisti. lAnsa-Agil Li Hongzhi

Persone citate: Falun Gong, Jiang Zemin, Xinhua

Luoghi citati: Cina, Pechino, Shanghai, Stati Uniti, Usa