II Pentagono silura il generale Clark

II Pentagono silura il generale Clark Il «Ucenaamento» con una brusca telefonata. Al suo posto il vice del capo di stato maggiore II Pentagono silura il generale Clark Lascerà il comando Nato due mesi prima del previsto WASHINGTON Il generale Wesley K. Clark, che ha guidato con successo le forze militari della Nato nella guerra in Kosovo, sarà sostituito. Il Pentagono ha deciso di far terminare il prossimo aprile, con due mesi di anticipo sulla scadenza prevista, il suo incarico di «Saceur» (Comandante supremo delle forze alleate in Europa). La decisione priva Clark anche del rinnovo del mandato che era stato assicurato in passato quasi automaticamente alla maggioranza dei suoi predecessori. Già scelto il successore: sarà il capo di stato maggiore dell'Aviazione, generale Joseph W. Ralston, che ricopre al momento anche l'incarico di vice Capo degli Stati Maggiori Congiunti delle forze armate degli Stati Uniti. Clark è stato informato della decisione da un'inattesa telefonata del Pentagono arrivata a Bruxelles nella notte fra martedì e mercoledì mentre il Segretario alla Difesa, William Cohen, si trovava in viaggio in Giappone. Ufficialmente il Pentagono parla solo di una «normale rotazione di comandi» facendo notare che Clark è al momento il generale americano che più a lungo ha presieduto dei comandi regionali di forze militari (prima in America Latina poi in Europa). «Clark ha fatto un gran bel lavoro e grazie a Dio ha vinto la guerra in Kosovo» hanno commentato subi¬ to alla Casa Bianca per prevenire ogni polemica. Ma fonti della Difesa Usa, ampiamente citate sui maggiori quotidiani del Paese, parlano di «scelta insolita» comunicata con una «brusca telefonata» e destinata ad essere considerata «un vero affronto al vincitore della guerra in Kosovo» sia da parte «degli amici che Clark ha nel Congresso» che di alcuni alleati europei. Da Bruxelles il generale ha reagito in maniera estremamente formale, con un comunicato in cui accetta la sostituzione ed afferma di avere adesso come priorità la «continuazione» del proprio lavoro fino al prossimo aprile. «Avrei preferito aspettare l'autunno prima di prendere questa decisione - ha dichiara¬ to William Cohen al "Washington Post* - ma ho deciso di dare a Clark il massimo preavviso possibile». L'accelerazione in realtà è dovuta anche alla scadenza dell'incarico di Ralston che se non fosse stato designato ad altra responsabilità entro due mesi sarebbe stato pensionato. Pentagono e Casa Bianca stanno ora valutando la possibilità di assegnare il prossimo anno al comandante uscente della Nato che recitò un molo di primo piano a fianco di Richard Holbrooke durante il negoziato di pace elle portò agli accordi di Dayton sulla Bosnia - un'incarico di alta diplomazia in una delle aree calde del pianeta. Ma Clark taglia corto: «Non è il momento di tirare a indovinare cosa farò, se avrò incarichi pubblici o privati, ho ancora molto lavoro da fare qui e intendo compierlo fino in l'ondo». L'uomo che si insedierà in aprile al quartier generalo dell'Alleanza in Belgio è stato uno dei «cervelli» della guerra area por il Kosovo, la prima mai stata vinta solo dall'aria. Ralston è noto al pubblico americano non solo per essere il pilota più decorato in servizio con 34 anni di voli alle spalle e oltre 100 missioni di combattimento in Vietnam, ma anche per uno scandalo rosa che gli impedì nel 1997 di diventare Capo di Stato Maggiore dell'esercito. Quella sua «sconfitta» si dovette alle rivelazioni dell'epoca su una relazione extraconiugale avuta a metà degli anni Ottanta con una più giovane ufficiale dell'intelligence militare. Scandalo certo di poco peso rispetto a quelli cui oramai il pubblico americano è abituato ma che allora fu sufficiente per perdere la corea a vantaggio del concorrente (ancora in carica), il generale dell'esercito Henry H. Sheiton. [m. mo.l

Persone citate: Clark Lascerà, Henry H. Sheiton, Joseph W. Ralston, Ralston, Richard Holbrooke, Wesley K. Clark, William Cohen