«Non sapeva di amare un ex terrorista»
«Non sapeva di amare un ex terrorista» Milano, gli inquirenti: le registrazioni rivelano che Rita Sanvittore aveva dei sospetti «Non sapeva di amare un ex terrorista» Gli amici difendono l'assessore arrestato: «Un'ingenua» MILANO «Chiunque conosca Rita non può che essere esterrefatto pur quanto le sta accadendo. Una persona mite, tenera; una donna appassionata delle questioni ambientali, che affrontava la vita come una sognatrice». Così Carlo Monguzzi, consigliere Verde alla Regione Lombardia, descrive Rita Sanvittore, sua compagna di militanza, assessore al comune di Cusano Milanino, adesso in carcere per favoreggiamento. Forse da «sognatrice» ha affrontato anche il rapporto con quel Francesco porla, rapinatore, ex terrorista, che lo è costato l'arresto. Quanto la «pasdaran ambientalista» (6 sempre Monguzzi a definirla cosi) sapeva del suo uomo? Chi la conosce e l'ha frequentata è pronto a scommettere sulla sua ingenuità. A cominciare dai suoi elettori a Cusano Milanino, che l'hanno riconfermata e che ricordano il suo impegno anche come difensore civico. Presidente del Forum rifiuti della Provincia di Milano, Rita Sanvittore si era impegnata sopratutto sui temi del verde pubblico e della raccolta differenziata: «Grazie a lei - riconosce il sindaco di Cusano, Pietro Garbagnati (ds) - siamo all'avanguardia su questi temi». «Rita è un tipo che non demorde mai - racconta ancora Monguzzi - era capace di telefonare in Regione tre, quattro volte al giorno. E quando la si cercava nel suo ufficio al Comune era sempre presente. Anche martedì, quando l'ho vista in carcero, il suo primo pensiero è stato per gli altri; per i suoi genitori, ma anche per i suoi cani e i suoi gatti». Tutto il giorno impegnata, e anche tante sere in riunioni e dibattiti. Sempre appassionata, sempre gentile. Questa la Rita Sanvittore pubblica. E nel privato? La microspia piazzata per scoprire chi fosse davvero «Francesco» ha captato brani di conversazioni, anche di liti che fanno capire che le cose non erano proprio come nei sogni. Rita accuso il suo uomo: «Mi hai usata nel modo più schifoso possibile...Io volevo una famiglia, dei figli, tu dai alle tue puttane due milioni al mese...Avessi usato, i soldi per me, invece non ti sei ricordato neanche del compleanno...Mi stai distruggendo la vita». Rita Sanvittore, interrogata ieri dal gip, ha detto che era innamorata di Francesco, che non sapeva assolutamente niente né della sua attuale attività né del suo passato e ancor meno che fosse latitante. Però qualcosa, lo ha ammesso, sospettavo: sapeva che frequentava altre donne (e per questo, dice, eran continui litigi), che aveva amici poco raccomandabili. Aveva insomma la consapevolezza di «qualcosa di anomalo». La «mite e dolce» Rita si era scelta come compagno uno che i complici chiamavano «il guerriero», che aveva riempito la libreria di manuali su armi ed esplosivi, che aveva partecipato all'assalto di via Imbiutiti a volto scoperto dimostrando, secondo il racconto dei testimoni, confermato dalla squadra mobile, «gusto a sparare». Forse davvero non sapeva nulla del suo passato, però gli inquirenti hanno capito che «Francesco» era l'ex terrorista Gorla anche grazie a lei, che frequentava la Libreria ecumenica nel centro di Milano. Il proprietario, Calogero Falcone, è il padre di due fratelli arrestati in Spagna con Gorla, per una rapina. E anche qui la sognatrice Rita si è trovata in un incubo. Js. mr.l Gorla, detto il guerriero, ha partecipato a volto scoperto alla rapina del furgone portavalori Un fotogramma del video ripreso a Milano durante la rapina
Luoghi citati: Cusano Milanino, Lombardia, Milano, Spagna
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