Cada ai latitanti

Cada ai latitanti Cada ai latitanti Milano, spariti dagli anesti domiciliari MILANO Si cercano i responsabili dei nume rosi crimini che negli ultimi giorni hanno insanguinato Milano e provincia. E si intensificano i controlli delle forze dell'ordini' con una maxi operazione dei carabi unii che l'altra sera hanno latto visita a 663 perenne che a Milano e in provincia sono agli arresi i domiciliari: 350 militari dell'Anna hanno passato al setaccio tutte le abita /.ioni dei detenuti, scoprendo che 27 erano assenti. 1 latitanti sono rimasti in sette, dopo che cinque sono stati rintracciati ed arrostati e gli altri 15 sono rientrati spontaneamente in casa più lardi. In seguito a questi risultati. Ombretta Colli, neo-presidente della Provincia, ha proposto durante un incontro con il prefetto Roberto Sorge ili utilizzali', a fianco delle forze delle forze dell'ordine, gli assistenti sociali degli enti locali per controllare i detunuti ai domiciliari. Grande lavoro anche a Palazzo di Giustizia, dove ieri c'è stato un summit tra il procuratori' capo Gerardo D'Ambrosio, quello di Brescia Giancarlo Tarquini e il pm Fabio Salomone per un venire operativo su un'inchiesta di droga. Quanto alle indagini sull'omici dio dell'orefice Ezio Bartocci, ili venta sempre più probabile che l'assassino sia il misterioso terzo uomo e non Luciano Carmeli o Salvatore Marasco, i pregiudicati catturati subito dopo la rapina. Oli investigatori ritengono poco errili bile l'ipotesi che dietro l'omicidio possa esserci solo una banda ili balordi. Maggiore chiarezza sulla vicenda potrà esserci Oggi, con i risultati della perizia «Stilb» che accerterà la presenza di polvere da sparo sulle mani e i vestiti di Carmeli e Marasco. Marasco, ieri, è stato interrogato per un'ora e mezza dal pm lilla Boccassini. Mentre entrava nella stanza del magistrato con i polsi legati, la sorella e la fidanzata lo attendevano in lacrimi'. Gli hanno gridato poche parole: «Stai calmo, rilassati Appena possiamo ti ve manina trovare». Il verbale dell'in terrogatoiio è stalo secretato, ma l'avvocato ili Marasco, Francesco Centorbi, ha dichiaralo che Mara sco non conosce il terzo uomo, ma che è certo che sia lui l'autore del delitto. 11 legale ha poi aggiunto: «L'arma utilizzata dall'omicida non era di Marasco, e Carmeli lo conosceva solo di vista». Che Marasco non conosca il terzo uomo appare dubbio. Lo stesso avrebbe confidato al gip Renalo Bricchetti che il terzo uomo gli avrebbe telefonato prima di entrare nella gioielleria di Bartocci. Solo in seguito a quella telefonata Marasco avrebbe lasciato la casa della sorella, dove stava agli arresti domiciliari, per andare nel negozio dell'orefice. La polizia ha già richiesto i tabulati delle telefonate: «Ma per consultarli - spiega il capo della Mobile Massimo Mazza - bisognerà attendere 25 giorni». Il quadro tuttavia non è ancora chiaro. La vedova Bartocci, che era nel negozio quando il marito è stato ucciso, è sicura che a sparare sia stato Marasco. D'altra parte le parole di Marasco sono spesso contraddittorie e vaghe: davanti al gip ammette di aver incontrato Canneti il giorno prima della rapina: poi al pm dichiara di conoscerlo di vista. Isi.sp.l •5,

Luoghi citati: Brescia, Milano