Teatro, legge in arrivo

Teatro, legge in arrivo Dopo 50 anni una normativa per disciplinare il settore Teatro, legge in arrivo Il primo sì viene dalla Camera ROMA Primo, importante passo avanti per la legge sul teatro. Ieri la Camera ha approvato il disegno di legge che disciplinerà tutta l'attività teatrale del nostro Paese: dalla ridefinizione degli Stabili al sistema delle residenze multiculturali, riservando capitoli sostanziali ai rapporti tra Stato, regioni e enti locali, nonché al modo di favorire la presenza e la crescita teatrale nel Mezzogiorno. Ora il disegno di legge dovrà passare all'esame del Senato. Finalmente un punto fermo nella tribolata, lunghissima vicenda di una legge che il Paese aspetta da oltre cinquant'anni. In mezzo secolo hanno provato in tanti a dare una cornice legislativa a un'attività che, dal dopoguerra, è cresciuta in modo convulso. Ci provò anche Giorgio Strehler quando fu eletto deputato. Preparò un progetto di legge con Willer Bordon, che però rimase lettera morta. In assenza di un quadro legislativo, si è governato con le «circolari» che, di anno in anno, hanno regolato la vita (e i finanziamen- ti) dell'attività pubblica e privata. Ora le circolari saranno archiviate, cesseranno di essere un discutibile strumento mormativo e amministrativo, lasciando il posto a regole certe, fra le quali, per esempio, l'obbligatorietà di presentare progetti triennali anche per le imprese private. Ma l'approvazione del disegno di legge non è passata in totale concordia. Il ministro per i Beni culturali Giovanna Melandri ha espresso la più ampia soddisfazione per il sì della Camera. Ha detto che il Parlamento «ha recepito le sollecitazioni del Governo per fare della cultura un obiettivo prioritario». Ha aggiunto che adesso «siamo a metà dell'opera» e che spera in un'approvazione definitiva entro l'anno. Uguale soddisfazione hanno espresso il presidente della Commissione Cultura della Camera, il popolare Giovanni Castellani, e la diessina Giovanna Grignaffini. Secondo la parlamentare, la Camera, approvando il testo unificato sulla Disciplina generale dell'attività teatrale, «ha finalmente fornito un quadro normativo completo ed organico in materia di teatro». Tom diversi, però, dall'opposizione. Giuseppe Rossetto, responsabile per lo spettacolo di Forza Italia, ha spiegato così l'astensione del suo gruppo: «Non è la riforma che ci auguravamo, riteniamo che il testo abbia bisogno di importanti correzioni». Anche dal mondo del teatro arrivano, e non da oggi, le perplessità. Si fa notare, per esempio, che è un non-senso obbligare un privato a progettare per tre anni, [o. g.) Giorgio Strehler

Persone citate: Giorgio Strehler, Giovanna Grignaffini, Giovanna Melandri, Giovanni Castellani, Giuseppe Rossetto, Willer Bordon

Luoghi citati: Roma