LETTERE

LETTERE LETTERE Siamo genitori non killer Scrivo in merito all'intervista al ministro per la Solidarietà sociale Livia Turco su La Stampa del 19 luglio, sul progetto di legge per l'assistenza in discussione alla Camera. Sono uno dei volontari che hanno distribuito volantini contenenti critiche, ma anche proposte, al disegno di legge menzionato nel collegio elettorale del ministro Turco, la quale ha definito il nostro comportamento «azione di killeraggio»: non mi sento un «killer», ma un padre di una ragazza insufficiente mentale di 27 anni non in grado di lavorare, che cerca di difendere il diritto della propria figlia ad avere il centro diurno e la comunità alloggio: per tenerla con noi ora, e accoglierla quando verrà meno la nostra assistenza. La proposta di logge del ministro Turco non ci dà garanzie certe sull'assistenza, né la legge quadro sull'handicap del 1992: eppure l'art. 38 della Costituzione recita: «Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale». Bruno Aimar, Torino «Non apparteniamo al gruppo diAn» Non siamo iscritti ad Alleanza nazionale e non facciamo parte del gruppo parlamentare di An. Abbiamo costituito all'interno del Gruppo Misto della Camera dei deputati una rappresentanza dei riformatori liberaldemocratici nell'ambito del Polo per le libertà. La frase, comparsa lunedi sulla Stampa nel servizio sulparty di An per i referendum «Gli ex radicali eletti con Forza Italia poi passati ad An, via Mario Segni, Marco Taradash e Giuseppe Caiderisi, non sono stati invitati e sono infuriati» è quindi assolutamente sbagliata. Peraltro, non frequentando per pigrizia il gran mondo dei parties, non siamo affatto infunati. On. Marco Taradash On Giuseppe Calderisi Roma Paesaggio, esiste il documento Il ministero Beni e Attività Culturali nega l'esistenza della proposta da me commentata nell'articolo «La tassa sul paesaggio»? Ho sul mio tavolo il documento. E' intestato «Conferenza nazionale per il paesaggio - Ufficio centrale per i Beni Ambientali e Paesaggi¬ stici». Titolo (in corsivo) «Acquisire risorse per interventi di restauro del paesaggio». Alla pagina 2 si parla del 2 per cento (in neretto) sul valore delle opere che si vogliono realizzare in zone vincolate (ultima riga) purché giudicate compatibili. Esattamente come nel mio articolo. Non si può giocare sul titolo diverso per negare l'esistenza di un documento non clandestino che definisce «prioritaria acquisizione concettuale» (pagina 2 riga 5) quella che io definivo più semplicemente una proposta. E cioè l'idea di «intercettare una parte dei benefici derivanti a chi usa il suolo dal fatto che il contesto paesaggistico è vincolato» (righe 18-19). D'accordo, non è una proposta ufficiale, non è una tassa ma una intercetta¬ zione. Mario Fazio La famiglia Formenton e le azioni Mondadori Leggo sulla Stampa del 20 c. m. l'articolo «Il Pool indaga la famiglia Formenton. Falso in bilancio per 200 rniliardi». Se anche potesse essere accettabile la pubblicazione di una notizia per sua natura riservata come quella contenuta in un avviso di garanzia, stupisce la rivelazione del teorema accusatorio: «L'ipotesi di accusa si legge - è riferita alla vendita a Berlusconi delle azioni Mondadori nell'89». Ammesso che ciò sia vero, il tema preventivamente diffuso dall'articolo è ignoto a chi dovrebbe essere garantito nell'indagine. Dagli atti posti a mia disposizione nulla risulta circa una ipotesi che, secondo l'articolo, la Procura della Repubblica avrebbe formulato. Non risponde al vero che «i soldi vennero prima promessi dalla Fininvest e poi pagati solo quando l'operazione di conquista della Mondadori andò a buon fine». E' avvenuto il perfetto contrario. La famiglia Formenton ha ricevuto dal Gruppo Berlusconi il pagamento delle azioni che da molto tempo erano di proprietà dei singoli membri, prima dell'inizio delle azioni giudiziarie che portarono, poi, al lodo e alla sentenza ci ella Corte di Appello di Roma. Della pretesa corruzione di un giudice di cui parla l'articolo la ferràglia Formenton è completamente all'oscuro, come me che l'assistevo, il trasferimento delle azioni fu regolare tanto dal punto di vista civilistico che da quello fiscale, come riscontrato proprio nelle precedenti indagini effettuate dalla Guardia di Finanza. Destituita di qualsiasi fondamento è qui ndi l'asserzione di una possibile evasione fiscale di circa 90 miliardi, di cui non è traccia nell'avviso, prof. avv. Alberto Prodieri

Luoghi citati: Roma, Torino