la Fiat accelera nel secondo trimestre di Marco Zatterin

la Fiat accelera nel secondo trimestre Si delinea una ripresa d'attività che inverte la tendenza d'inizio esercizio. Intesa per i cambi automatici con Zf la Fiat accelera nel secondo trimestre Ma l'auto pesa sui conti '99 Marco Zatterin TORINO 11 risveglio si è avuto fra aprilo, maggio e giugno. Dopo un '98 chiuso in frenata e un '99 aperto in un clima ancora pesante, i conti del secondo trimestre della Fiat segnalano un buon miglioramento rispetto al primo. Crescono utili, fatturato e redditività, così tutto lascia ben sperare per l'accelerazione che i vertici del gruppo annunciano per fine anno, quando i nuovi modelli - la Lancia Lybra, la Punto, l'Iveco Daily - e la ripresa della domanda in Sud America dovrebbero ridare gas alla casa torinese. Nel complesso la semestrale non eguaglia i numeri dei primi mesi dello scorso anno, ma questo era largamente scontato, anche perché sino al luglio '98 erano in vigore gli incentivi per la rottamazione. La novità è una tendenza che si mostra nuovamente virtuosa e lascia intravedere solide potenzialità por l'esercizio Duemila. Ci sono ombre e luci nei risultati consolidati che il consiglio di amministrazioni; della Fiat ha esaminato ieri a Torino sotto la presidenza di Paolo Fresco. Le prime riguardano il passato, le hanno generate la crisi dei mercati emergenti, il rallentamento della domandi! mondiale di macchine per l'agricoltura, l'elevata concorrenza che preme sui prezzi soprattutto nel settore auto. La combinazioni: di questi fattori ha alimentato il decrescendo del 1998, un anno comincialo in discesa e finito in salita. Gra i segnali sono per un cambiamento, pur un'annata speculare alla precedente. La domanda dovrebbe essere più tonica e l'offerta, in termini di modelli di punta, t> pronta a solleticarla. Morale: dopo l'inizio in salita, si dovrebbe finire in discesa. I conti testimoniano che questo è uno scenario più che possibile. Nel secondo trimestre l'utile tinte imposte consolidato del gruppo Fiat é risultato pari a G33 miliardi di lire, in netto progresso rispetto ai 97 dei primi tre mesi, ma in calo sui 1.317 dello stesso periodo dell'anno precedente. La redditività operaliva dello sole attività industriali e stata dell' 1,5%, contro lo 0,3% del primo trimestre '99 e il 3,8% del secondo trimestre del '98. Il fatturato consolidato è stato di 24.200 miliardi, cifra superiore ai 21.300 miliardi del primo trimestre e sostanzialmente in linea con i 24.269 del periodo di riferimento '98. Nella prospettiva semestrale (che per la prima volta viene illustrata dalla Fiat nel mese di luglio) l'utile ante imposte consolidato è stato di 730 miliardi (2.001 negli stessi mesi del '98). La redditività si è fermata allo 0,9% (3,3%); il fatturato consolidato ha raggiunto i 45.606 miliardi (46.742). La posiziono finanziaria netta del gruppo è passata da una situazione attiva di 2.749 miliardi ad una di indebitamento di 525 miliardi, in seguito ad acquisizioni come quella dell'americana Pico e alle operazione di acquisto di azioni di Comau e Toro. Sui conti consolidati, nei quali si riscontra in generale un miglioramento del risultato e della operatività, ha pesato il settore delle vetture. Nel secondo semestre il risultato operativo di Fiat Auto è stato negativo per 287 miliardi di lire contro gli 85 miliardi di attivo dello stesso periodo del 1998. Il calo, affermano fonti del gruppo, è stato principalmente causato dalla caduta della domanda in Sud America, dall'aspra competizione sui prezzi in atto in Italia ed in Europa, e dal momento di attesa del mercato per i nuovi prodotti. Il fatturato Auto è stato di circa 12,479 miliardi (-8,1% rispetto al secondo trimestre '98). Nei primi sei mesi il risultato operativo è stato passivo 498 miliardi ( +101 il dato di riferimento); il fatturato ha raggiunto quota 23.355 miliardi (-11 percento). Fra i settori portanti del gruppo, nel primo semestre l'Iveco ha fatto registrare un risultato operativo di 240 miliardi di lire (292 nello stesso periodo del '98) e un fatturato di 6.680 miliardi (6.231). In sei mesi New Holland ha dal canto suo segnato im risultato operativo di 455 miliardi di lire (732 miliardi) ed una redditività delle vendite pari all'8,6 per cento: il fatturato è stato di 5.284 miliardi (5.727). La certezza del Lingotto è che «i risultati complessivi del gruppo, come emerge dalle linee di tenden- za del secondo trimestre, sono destinati a migliorare nella seconda metà dell'anno». Ciò dovrebbe accadere «in particolare nel quarto trimestre quando Fiat Auto, potendo sfruttare il potenziale dei nuovi prodotti e grazie agli effetti crescenti dei programmi di razionalizzazione e di struttura, potrà raggiungere una redditività operativa di nuovo positiva e tale da rappresentare una solida base per una significativa accelerazione delle performance nel Duemila». Di questo quadro fa parte anche la strategia delle acquisizioni mirate in attesa di un accordo globale ritenuto possibile ma non necessario. Ieri è stata annunciata l'intesa fra Fiat Auto e la società americana Zf Batavia per una cooperazione nel campo dei cambi automatici per le vetturo dei segmenti medio e medio-alto. I nuovi sistemi saranno disponibili su modelli Fiat dal 2002. L'obiettivo finale è vendere il prodotto anche ad altre case, sfruttando un mercato che si ritiene essere in espansione: attualmente, nella media europea, le vetture automatiche sono solo il 10%. Presentati in anticipo i risultati semestrali L'utile consolidato in calo a 730 miliardi «Miglioreremo nella parte finale dell'anno» mmimmmmatmmf m Paolo Cantarella e Paolo Fresco: «Dal secondo trimestre segnali incoraggianti per il gruppo»

Persone citate: Fiat Auto, Paolo Cantarella, Paolo Fresco

Luoghi citati: Europa, Italia, Sud America, Torino