«Errore che incentiva l'uso della droga» di Marco Follini

«Errore che incentiva l'uso della droga» IL NO DI FOLLIMI (CDU) «Errore che incentiva l'uso della droga» ROMA. «Non vorrei passare per bacchettone. Oltretutto, perfino il presidente degli Stati Uniti ha confessato di aver fumato lo spinello da ragazzo... Io però sono e resto convinto che più alto è l'argine tra i giovani e la droga, più sicura è la nostra società. La sentenza della Corte di Cassazione va esattamente nella direzione opposta». Perché, onorevole Marco Follini? In fondo, la Corte di Cassazione si limita a prendere atto di un fenomeno. «Ammettendolo, lo incentiva. Si diffonde l'idea che fumare hashish in gruppo o in comitiva, dove magari i meno convinti vengono trascinati più facilmente, sia una specie di gioco di società. In questo modo il consumo di droga passa per una bravata, e quello più spericolato diventa il leader del gruppo. Io sono in assoluto contro la droga, ma tanto più contro la droga assunta con leggerezza, in modo inconsapevole, come nelle situazioni considerate dalla sentenza». L'alternativa era condannare il ruppo di fumatori come una banla di narcotrafficanti. Non le sembra eccessivo? «Il problema non è lo spinello, ma il fatto che si comincia con lo spinello e di lì si sale una scala ripida e pericolosa. La nostra linea antiproibizionista nasce di qui, dal timore delle conseguenze più lontane. E poi, scusi, c'è un paradosso grande come una casa». Quale? «Noi stiamo diventando una società igienista, salutista, preoccupata del suo benessere, che si dedica alle diete più rigorose, che guarda male chiunque si accenda la pipa... Ebbene, in questo scenario di tutela del benessere, improvvisamente si apre uno squarcio da cui passa il messaggio contrario. Mi devono spiegare perché fumare è un diritto nel caso della marijuana, un delitto negli altri casi». L'onorevole Marco Follini

Persone citate: Marco Follini

Luoghi citati: Roma, Stati Uniti