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Clinton Clinton Lettera ad Assad «Cogli il momento» WASHINGTON In una lettera inviata durante il fine settimana, Bill Clinton ha invitato il Presidente siriano Hafez Assad a «cogliere l'occasione di un momento buono» per negoziare con Israele. Secondo il presidente, degli Stati Uniti, infatti, il primo ministro israeliano Ehud Barak sarebbe seriamente intenzionato a rilanciare i colloqui di pace. Fonti , dell'amministrazione Usa hanno riferito che Clinton ha inoltre invitato Assad a prendere contatto con la Casa Bianca, per cercare di superare lo stallo che da tre anni ormai mantiene bloccati i negoziati tra Siria ed Israele. Nella missiva Clinton ha fornito ad Assad una resoconto dei colloqui avuti con Barak, durante la visita di 4 giorni effettuata dal premier israeliano negli Usa. «Questo momento è un'occasione di cui approfittare», ha scritto Clinton, pur senza offrire incentivi particolari per l'apertura dei negoziati. Gli Stati Uniti non possono per legge fornire assistenza aiuti alla Siria, Paese che Washington include da anni nella lista degli Stati che aiutano il terrorismo. Ma è noto che, in passato, Egitto e Giordania hanno ricevuto enormi benefici economici dagli americani dopo aver concluso la pace con Israele. Da quando Barak ha sostituito Benjamin Netanyahu alla guida di Israele, il Presidente statunitense ha iniziato un'offensiva diplomatica per far ripartire il processo di pace in Medio Oriente. Alla fine della settimana scorsa Clinton aveva sperato di poter incontrare Assad a Rabat, la capitale del Marocco, in occasione del funerale del re alauita Massa?, II, ma il Presidente siriano non si è presentato. Di qui la decisione di scrivergli, e di far seguire alla lettera la visita del Segretario di Stato Madelaine Albright, che includerà Damasco tra le tappe di un tour mediorientale da tenere alla metà di agosto. Già il mese scorso Martin Indyk, assistente della Albright, aveva dichiarato che Assad «ci induce a credere che egli sia disposto ad impegnare la Siria» in una ripresa dei negoziati. E Barak, la scorsa settimana, ha offerto negoziati di pace con la Siria, il libano ed i palestinesi allo stesso tempo, promettendo «un nuovo inizio». I siriani tuttavia, in cambio della pace, chiedono la restituzione di tutte le alture del Golan, conquistate da Israele nella «Guerra dei sei giorni» del 1967. «Il nostro impegno per la pace non significa in alcun modo approvare imo pace che non sia basata sulla piena restituzione di tutte le terre arabe», ha detto il mese scorso il presidente del Parlamento siriano AbdulKaderKaddoura. [Api