LE PROTAGONISTE di Fiamma Nirenstein

LE PROTAGONISTE LE PROTAGONISTE analisi Fiamma Nirenstein GERUSALEMME Nava, Suini, Hania, Leah, Noour, forse persino Aniseti, e poi sullo sfondo anche Hillary, come una madre globale. Il processo di pace fi donna, o comunque lo è molto di più di quanto non lo sia mai stato. Molta più esposizione delle signoro mediorientali, mogli dei protagonisti, molti più sorrisi significativi di un futuro miglioro, molto linguaggio corporeo fatto di abbracci, apparizioni collettive, le mogli dei leader reclinate l'ima sull'altra, sorridenti, a dimostrare che il sentimento va oltre la politica, anzi, l'ha già trascesa in un grande desiderio di pace. Una ad una le donne che sono apparso di roconte sul palcosconico mediorientale della pace si propongono come garanti inorali della nuova ondata che si è aporta con l'elezione di Barak, sono loro a salutarci insieme a mariti dallo primo pagine di tutti i giornali dol mondo, e rappresentano l'immagine, modernizzante e positiva elio non ci tradirà di un mondo che, si- appena ricadesse nello sue pulsioni arcaiche, si azzannerebbe alla gola. La più nuova nel club femminile della paco ò Nava Barak, che nei giorni scorsi abbiamo sovente visto alla televisione durante la visita del marito in America. Normali', rilassata, leggermente pingue e molto ben vestita, con delle tuniche indiane marroni e dorate, il viso aperto e simpatico di una donna fiduciosa e realizzata, Nava è stata una innovazione mediologica gigantesca rispetto all'immagine tesa e pretenziosa della moglie di Netanyahu, Sarah, una bionda corrucciata che a ragione o a torto è apparsa al inondo intoro come la quinta essenza, il motore negativo delle pulsioni di Bibi. Nava, invece, appare il cuore più lieto di Ehud, dal portamento troppo militaresco. Con lui ha già festeggiato le nozze d'argento, e insieme a lui ha cresciuto tre figlie. Lo conobbe alla biblioteca dell'Università di Gerusalemme. Lei ascoltava in cuffia una commedia di Shakespeare, nella sua qualità di studiosa della letteratura inglese. Lui, sentiva musica classica per rilassarsi dalle attività militari eroiche e segrete in cui era implicato come L'ultima arrivata nel club è Nava Barak Normale, rilassata l'esatto opposto della moglie di Netanyahu. Suha Arafat crede nella convivenza pacifica ed è diventata amica di Leah Rabin LEAH Rabin (sopra), dopo l'assassinio del marito Yitzhak, il premier israeliano che ottenne, insieme a Peres e Arafat il premio Nobel per la pace, ha incarnato l'immagine quieta e ostinata della volontà di pace. Si è opposta con tutte le forze alla politica conservatrice di Netanyahu, tenendo vivi gli ideali del marito scomparso SUHA Arafat (sotto) viene da un ambiente molto raffinato, figlia di Raimonda Taiwil, una luader dell'Olp della migliore società di Ramallah, di educazione francese, cristiana, poi convertitasi all'Islam. E' una donna moderna, la prima iscritta a una palestra di fitness a Gaza, si occupa di opere di bene e di emancipazione, è molto amica di Leah Rabin NAVA Barak (sopra) è l'ultima arrivata nel club femminile della pace. Normale, rilassata, molto ben vestita con delle tuniche indiane marrone e dorate, il viso aperto e simpatico di una donna fiduciosa c realizzata. Con il marito ha già festeggiato le nozze d'argento e cresciuto tre figlie. Appare il cuore più lieto di Ehud, dal portamento troppo militaresco NOOR di Giordania (sotto), la vedova di Hussein ancora molto amata dal popolo. Tutti ricordano la sua figura nobile e austera ai funerali del piccolo Re. Americana di origine siriana, portò a corte un vento di modernizzazione che seppe conquistare anche i dignitari più conservatori. Ha sempre mostrato attenzione ai temi sociali e culturali RANIA di Giordania (sopra) la giovane moglie palestinese di re Abdallah. Figlia di un medico cacciato da Saddam Hussein al tempo della guerra del Golfo, compi I suoi studi ad Amman dove la sua bellezza fece breccia nel cuore del futuro monarca. Prudente e riservata, non ha ancora espresso un parere politico, forse in omaggio alla popolarità di Noor

Luoghi citati: America, Amman, Gaza, Giordania