«Alla mia età è bello saper rischiare» di Fulvia Caprara

«Alla mia età è bello saper rischiare» IL FASCINO DELLA DIVISA PER FICTION SEDUCE UN'ALTRA STAR Muti: anch'io sarò poliziotta «Alla mia età è bello saper rischiare» Fulvia Caprara ROMA Nessuna traccia, nessun indi zio, nessun campanello d'nllurmo: nolla bellezza serena di Francesca Rivolli, in orto Ornella Muli, è impossibile trovare un segno, anche piccolo, del tempo che passa. Attrice di tanto cinema italiuno e stranie* ro, brillante e impegnato, d'autore o di cassetta, madri! di tre ti.ii. nonna di un nipotino che si chiama Akash, Muli acquista fascino con il passero degli anni. L'unico cambiaménto, che vien fuori sentendola parlare, e in meglio e riguarda un inculo nuovo, più coraggioso, di vivere il lavoro. Una voglia di rischiaro e mettersi nllu prova che prima lu riguardava meno, Con miestn marcia in piti I attrice ha affrontalo du pochi giorni, sul set di «Un colpo al cuore», il film tv diretto da Alessandro Henvonuti, un ruolo inedito, tpiello di Giulia Pascali, commis sano di polizia dal carattere ambizioso e introverso. Di chti tipo di donna si tratta? «Prima di tutto e una donna che vivi! sola o che, per motivi legati al suo lavoro, si muovo in un inondo l'atto prova- ^ lentemonto eli muschi. Quindi 6 una che veste in modo semplice, spesso in tailleur, con i pantaloni. Viene mandata nel posto in cui si svolge la vicenda per cercare di risolvere un COSO complicalo e, nel eorso delle indagini, mostra un particolare accanimento. Solo piti tardi si scopri! che questo sua solerzia ha a che fare col mistero che si porla dentro». on.ilo mistero? «E1 un giallo, m'inquieta un po' parlarne...POSSO dire che e una storia in cui ogni personaggio ha una sua problematica. La mia Giulia lui vissuto una disgrazia che l'ha segnata e che inevitabilmente si rispecchia nella professione». Clio cosa l'ha spinta a interprotaro il personaggio? «Ha pesato parecchio il tipo di intensità e qualità cho Alessandro Benvenuti mette noi suoi protagonisti; mi piace moltissimo il suo lavoro e I rovo entusiasmante la maniera con cui dà vita allo idee. E' uno che riesce u darti In cinica, con lui ho un rapporto ottimo, lavorare insieme e una bella avventura». I.'((Avvocato Porta», «Il Conte di Montecristo», ora «Un colpo al cuore»; ultima monto ha lavorato spesso in tv. «Con la televisione ho un rapporto conflittuale; da una parta mi piace, dall'alt ni no, soprattutto quando ò fatta con troppo [meo. Sono abituata a giudicare o cose da .spettatrice oltre che da attrice, proferisco spettacoli in cui si vede che c'è dietro un lavoro. Sono stata contenta, per esempio, del "Conte di Montecristo": un feulleiton, un bel polpettone, con grandi attori, scenografie, costumi, un prodotto che mi ha riportalo al cinema che si faceva una voliti». Quello di oggi la soddisfa oppure no? «Lo sappiamo tutti, il cinema italiuno ha avuto dei "bassi" notevoli: si e dovuto scontrare con un'industria americana for¬ tissima e poi con la tv che e parlila letteralmente alla carica. Primo da noi esistevano i registi, quelli come Scola e Monicelli, quelli con cui un'attrice poteva star sicura: facevi un film ed era un successo, la gente lo andava a vedere. In Italia, ma anche all'estero. Adesso ò tutto diverso, bisogna lavorare in un altro modo». Loi corno fa? «Dopo tanti anni di mestiere credo che sia giusto lanciarsi o faro cose un po' più difficili, che richiedono sacrifici: recitare come se si andasse a timbrare il cartellino non servo. E' meglio rischiare, anche con le opere prime, tentare esperimenti con registi che non hanno ancora raggiunto la notoriota: non avole u coraggio di fare questo vuol dire precludersi in partenza l'occasiono di realizzare qualcosa di spociulo». Un'osporionza così lei l'ha appena vissuta, recitando in Patagonia, nel film di I.ittin «Tierra del fungo», il ruolo di Armenia, una donna cho gestisce un bordello o che, poi, coinvolta nel sogno doi cercatovi d'oro, decide di cambiare attività. «tinelli» e stata davvero un' avventura in capo ni mondo. Giravamo u Punturonas, dove c'ò un'estate veramente gelida, un froddo...Ci sono stati problemi produttivi cho hanno roso lo lavorazione faticosa o i cileni hanno finito por complicare lo coso. In più ò successo che mio figlio di undici anni si e dovuto operare all'improvviso di appendicite e io non ho potuto raggiungerlo. Per mo è stato molto duro, gli ho parlato al tolefono, gli ho spiegato, ma sentivo che m quel momento era necessario il supporto materno». E' stato difficile essore sompre mamma oltre che attrice? «No, in questa mia vita ho scelto di propormi come madre, nella consapevolezza che è un ruolo fatto di doveri e diritti. Quando mi è capitato, come in questo casti, di trovanni lon tana da mio figlio, ho avvertito elio mi mancava la possibilità di faro quello che sentivo di fare, cibò stargli vicina». E' contenta che sua figlia Naiko lavori nel mondo dello spettacolo? «lo sono contenta se lei è contento. Mi fa piacere cho stia riscuotendo molta simpatia o che abbia deciso di puntare su quest'aspetto piuttosto che, magari, mettersi a fare la fatalona. Di bollo ragazze è pieno il mondo, spero soprattutto che Nnike si diverta». E il ruolo di nonna come lo vivo? «Non è un classico ruolo di nonna, è una costi un po' singolare nel senso cho io, con l'arrivo di Akash, non ho provato l'entusiasmo che solitamente una donna anziana prova nel momento in cui si ritrova tra le braccio un neonato. Por me ò stato divèrso:Vii nipotino e un bambino in mezzo agli altri bambini, con dogli zii molto molto giovani». Non le ha fatto venire la voglia di fare un altro figlio? «Moli, che diro? Dio vede e provvede: in questo momento sono molto innamorata e come ogni donna innamorata desidero un figlio dall'uomo che amo. Insomma, avere un altro bambino ini piacerebbe. Poi però c'è anche il realismo, e il tatto che non ho ancora capito se liti un bambino lo vuole oppure no». - In questa fase della sua vita si sente appagata? «E' un momento buono dello min vita perché ho proso coscienza di tante coso. Per esempio ho imparato a vivere le delusioni, a non crearmi mai troppo aspettative». ti b un momento chiave della mia vita, ho imparato a non avere più aspettative ip sj Sono un commissario ambizioso e introverso che lotta per farsi strada tra i maschi nelfilm tv "Un colpo al cuore" di Benvenuti ej bj mento mia ato ù sj un indi d'nllurrena di o Orneltrovare olo, del rice di tranie* o, d'au! di tre otino Muli pasico e ^ Muti:«Alla Sono ue introverstra i mascal cuore"Tririlla Muti, molo in tv, dopo i successi del Conte di Montecristo» e «L'avvocato Porta- Un triplicsolo apparcia torinetentativo misteri, soMuti) e il gdro Benvecoinvolvittime, Inragazza c Qui sopra un'immagine di Nalke Rivolli, la figlia-fotocopia di Ornslla Muti che qualche anno fa ha reso l'attrice nonna. Accanto Valeria Milillo, e, più a sinistra Alessandro Benvenuti, il regista del film tv «Un colpo al cuore». DI lui la Muti dice: «Mi piace il tipo di intensità e qualità che mette nel suoi protagonisti; mi piace il suo lavoro e trovo entusiasmante la maniera con cui dà vita allo id<»e» irilla Muti, molo in tv, dopo i successi del Conte di Montecristo» e «L'avvocato Porta-

Persone citate: Alessandro Benvenuti, Alessandro Henvonuti, Giulia Pascali, Loi, Monicelli, Scola, Valeria Milillo

Luoghi citati: Armenia, Italia, Roma