ÌL MIRACOLO AMERICANO di Gian Paolo Ormezzano

ÌL MIRACOLO AMERICANO PERCHE' STRAVINCONO IN OGNI SPORT ÌL MIRACOLO AMERICANO Gian Paolo Ormezzano LA forte e tenera vicenda sanitaria ed umana di Lance Armstrong - il ciclista statunitense che ieri ha finito di vincere il Tour de Franco dopo avere vinto un cancro al testicolo e le metastasi al cervello e ai polmoni e lo strazio fisico di sei cicli chemioterapici - ha tolto qualcosa ad un altro tipo di valutazione dell'evento: Armstrong (vuol dire Braccioforte, sembra un cognome d'arte, è lo stesso dell'americano che trent'anni fa andò primo sulla Luna, anche questo conta) inserisce la sua grande impresa nella fortissima americanizzazione in corso dello sport mondiale, anche dello sport mondiale, e anzi appare lo strumento massimo per l'imposizione di una dominazione fisica e psicologica sul resto del mondo. In breve spazio di tempo un ciclista statunitense anzi texano ergo iperstatunitense, uno che da dilettante e neoprofessionista aveva scelto la Lombardia come sede ottimale per imparare la pedalata giusta, ha stravinto la massima prova mondiale, un gruppo di calciatrici statunitensi, e pazienza se fra loro ci sono una Scbrero e una Venturini, allenate poi tutte da un Di Cicco e cantate m televisione da un Della Camera, ha conquistato, sulle cinesi, il titolo mondiale. E fra poco la sprinter Marion Jones e gli sprinter Michael Johnson e Maurice Greene (e pazienza se neri) firmeranno i campionati del mondo di atletica a Siviglia. Ricchissima questa "mighty America" dello sport: Armstrong del Texas, dove ogni cosa è più grande che altrove, offre allo sport i) miracolo sportivo forse massimo di vittoria sul male, le donne sono il simbolo più avanzato dell'emancipazione e semispogliarello dell'autrice del gol decisivo con immediato lancio del suo reggiseno e anche svestizione ultimata per foto sexy - della interpretazione furbetta, simpatica, redditizia del copione dello show business. E fra poco altri statunitensi si riaffermeranno come i più veloci del mondo, e magari di ogni tempo, battendo se stessi. Segnali forti, e validi, e puliti, e salutistici, e patriottici, firmati dagli applausi dei Clinton, Con i francesi poi capaci di sospettare un doping di Armstrong, l'unico ciclista al mondo che per cure vitali potrebbe, può prendere ciò che vuole, e dunque utilissimi per creare nazionalismo negli Usa e ulteriore simpatia nel mondo per questo straordinario prodotto americano.

Luoghi citati: America, Lombardia, Siviglia, Texas, Usa