Cdaninno: sì si contralto unico delle Tic

Cdaninno: sì si contralto unico delle Tic Vertice coi sindacati Cdaninno: sì si contralto unico delle Tic ROMA Telecom Italia è disponibile a discutere il varo di un contratto di lavoro unico per il settore delle telecomunicazioni, Inoltre intende presentare a settembre le linee strategiche del gruppo e a novembre il budget 2000 e il piano strategico industriale 2000-2001. (mosti i punti e le prossime tappe del confronto con i sindacati, illustrati ieri dall'amministratore delegato Roberto Colaninno dopo aver incontrato nella sede di via Flaminia le tre confederazioni e i sindacati di categoria delle tic e dei metalmeccanici. Nel corso della riunione, che ha segnato il primo incontro ufficiale tra i sindacati e il nuovo padrone di Telecom, si è fatto il punto sulla situazione dell'azienda, ma soprattutto si è convenuto sulla necessità di dotare il settore di un contratto unico, da varare al massimo entro dicembre. Colaninno ha definito «indispensabile e decisiva» questa scelta, aggiungendo: «Sono pronto a sedermi personalmente al tavolo contrattuale». Completamente d'accordo i sindacati, resta da convincere la Confindustria, dove non mancano resistenze da parte di diverse aziende interessate (in particolare da Omnitel e Infostrada, che aderiscono alla Federmeccanica e che hanno da pochissimo rinnovato il loro contratto). Per cercare di sbloccare la situazione, lo stesso Colaninno si sarebbe impegnato a fare pressing negli organismi confindustriali di cui fa parte. Il contratto per le tic riguarderebbe circa 120-150 mila dipendenti delle principali aziende del settore. L'avvio del contratto di setto re per le tic secondo i sindacati è anche un passaggio indispensabile per poter collocare nel giusto quadro il confronto sugli assetti di Telecom. Ieri Colaninno si è impegnato a presentare in settembre le linee guida del piano industriale, che verrà poi messo a punto e definito nei dettagli in novembre, insieme al budget 2000. Il nuovo proprietario del gigante delle tic, riferiscono fonti sindacali, avrebbe tracciato un quadro positivo dell'azienda conquistata con tanta fatica, precisando però che nel gruppo serve un salto di qualità in direzione di una maggiore competitività e cultura di mercato: «Se Telecom fosse ancora monopolista - avrebbe detto Colaninno ai sindacati - sarebbe un'azienda perfetta. Ma poiché ormai in Italia sono quaranta i gestori con licenza di operare nella telefonia fissa e quattro gli attuali gestori di telefonia mobile, è chiaro che bisogna darsi da fare».

Persone citate: Colaninno, Roberto Colaninno

Luoghi citati: Italia, Roma