Canti, fuochi e Punto di Marco Accossato

Canti, fuochi e Punto Una marea di folla ha invaso piazza Vittorio, tutti pigiati attorno al palco e ai megaschermi Canti, fuochi e Punto Parata di star chiude le feste per i 100 anni Fiat Marco Accossato Marco Sartorelli La Gran Madre avvolta in una immensa nuvola bianca, la sfilata delle nuove Punto che si materializzano come da una lingua di fuoco, e migliaia di testo levate verso un cielo squarciato da un'infinità di colori. Si è conclusa così, ieri notte, in piazza Vittorio, la Festa della festa, la kermesse forse più attesa delle celebrazioni per i cento anni della Fiat. Uno spettacolo sensazionale, con l'ultima nata Fiat protagonista assoluta e Claudio Baglioni superstar. Qualche ora prima, il presidente onorario Fiat Giovanni Agnelli con il presidente Paolo Fresco, l'amministratore delegato Paolo Cantarella, l'amministratore delegato Fiat Auto Roberto Tostore, il giovane consigliere Fiat John Elkann e l'amministratore delegato di Ifi e Ifil, Gabriele Galateri di Genola (che poi, con la moglie Evelina Christillin, ha ospitato i vertici Fiat nella loro casa con vista sulla piazza), avevano fatto un veloce passaggio nel «dietro lo quinte». Ad accoglierli (presenti anche il sindaco Valentino Castellani, il presidente dalla Regione Enzo Ghigo, il questore Nicola Izzo), il presentatore della sorata Fabio Fazio (con Simona Ventura, Too Toocoli e Sabrina Ferilli), che ha voluto scherzare con l'Avvocato: «Spero di non rovinare una storia centenaria con questo spettacolo...». Niente affatto. «The Show», cominciato puntualissimo alle 18,30 con le due «iene» televisive Ventura-Lucci, è scivolato senza intoppi, ben oltre la mezzanotte. I big c'erano, ma c'era anche tanta gente, che ha fatto dello spettacolo un megaspettacolo: 200 mila persone. Tutti pronti a esplodere, accendino in mano, quando sul palco è salito l'883 Max Pezzali e a replicare poi con Baglioni. Ma la giornata per qualcuno ora cominciata ben prima che Enrico Lucci e Simona Ventura dessero il via alla festa. Incuranti del sole che picchiava senza pietà, fregandosene dello spazio a disposizione che diventava sempre più ridotto, un manipolo di giovani (comprendendo quarantenni e under 16), si era piazzato a ridosso delle transenne: erano loro, quelli con in tasca la tessera del «Clab», ovvero i fan di Claudio Baglioni. Circa 18 mila in Italia, almeno 150 in piazza Vittorio. Enrica Manella, 37 anni, ha trascinato il marito e la figlia Deborah, 11 anni, da Brescia. «Faccio il rappresentante farmaceutico, lo so che è un lavoro serio e che dovrei essere più seria, ma Baglioni è Baglioni». Alle 10 di ieri mattina il terzetto si è sistemato; cappellini, occhiali scuri, zainetto tattico con bottiglie d'acqua e qualche panino. Un'altra dimostrazione di fedeltà (perlomeno a Baglioni), l'ha data Paola Baudino, 37 anni, impiegata. Anche lei è arrivata con le avanguardie della mattina: «Vivo a Pisa, sono sposata ed ho un figlio. Per loro sarebbe stato troppo duro resistere a que¬ sta giornata. Ma io non potevo rinunciare a questo avvenimento». E sinceramente ammette: «Sono qui per Claudio, solo per lui». Esclusa la rappresentanza del «Clab», le prime file di spettatori erano un mix di ragazzine in attesa di Max Pezzali («Quello degli 883»), Simona Ventura («Lei si che è bella e brava», fidanzati e gruppi di amici-amiche. A provvedere Ed loro stato di salute, ogni mezz'ora circa, un richiestissimo «uomo dello staff» offriva un provvidenziale innaffiamento. Ma non soltanto la piazza è stata progressivamente conquistata, in questo crescendo di emozioni. I portici, e soprattutto i bar, sono presto diventati fiori per api. Seduta in un dehors, calma e serafica, per nulla accaldata, la signora Elda, anni 51, spiega: «Sono qui dalle 17 e resterò fino alle 18. So che più tardi ci saranno Fazio, Teocoli e Baglioni, ma a me va bene così. Passo un po' di tempo tra la gente e interrompo la monotonia quotidiana». E Anna Di Cesare, venuta a Torino da Valperga Caluso con marito e figlio: «Per noi che viviamo in provincia è stata anche un'occasione per scoprire una città diversa: oggi Torino ha davvero un fascino particolare». Lo spettacolo comincia, il sottofondo rock che inonda la piazza Vittorio è quello dei Madreblu. Le note arrivano fin sotto i portici, si amplificano ancora e sopra tutte quelle teste che guardano verso il palco si può sbirciare (fortunatamente e opportunamente) sui raegaschermi. Non solo note, però, sul palcoscenico. Nella seconda parte dello spettacolo sfilano le Fiat storiche «520» del 1927 e «525» del '29, si esibiscono i Momix in un «viaggio onirico nella storia dell'auto», si scherza e si ride con Teocoli e Anna Marchesini (alias signorina Carla di «Quelli che U calcio»), si ricomioncia a cantare. In una piazza sempre più piena, sempre più vivace, partecipe, che per questo Compleanno lungo un secolo s'è vestita di un fascino particolare. Un mix di ragazzine e gruppi di amici Non mancavano nemmeno «i nonni» tifa Arrivo da Pisa sono sposata e ho un figlio ma non potevo rinunciare ad essere qui per questo grande avvenimento^ fi fi Per noi che viviamo in provincia è stata anche un 'occasione per scoprire una città diversa: oggi Torino ha davvero un fascino particolare p ijj I li La piazza si è affollata fin dal pomeriggio e la folla ha raggiunto il culmine con l'inizio dello spettacolo serale, una marea di gente che cercava una domenica diversa A destra, l'amministratore delegato Fiat Paolo Cantarella con Enrico Lucci Molti i giovani presenti ieri sera in piazza Vittorio: in tanti erano schiacciati contro le transenne già dal primo pomeriggio per poter seguire da vicino la kermesse Federica Romani di Roma «Non potevo andare in ferie, senza prima venire qui a Torino» Paola Baudlno da Pisa: «Una festa che sarà indimenticabile» Anna Di Cesare è arrivata con la famiglia da Valperga Caluso I fuochi hanno illuminato a giorno il cielo di Torino per 25 minuti