«Un'estate debole per la Borsa»

«Un'estate debole per la Borsa» Il decano degli agenti avverte: c'è stato troppo ottimismo, attenti agli abbagli «Un'estate debole per la Borsa» Fumagalli: ifondi sono fermi MILANO Per il listino di casa nostra sarà «un'estate debole». Parola di Ettore Fumana Hi, presidente di Banconapoli Sim e ex presidente della Borsa di Milano. Un'estate «da cui non c'è da aspettarsi grandi cose». E ditotli, a Piazzo Affari si è tornali ai livelli di inizio anno. E allora? «Allora non ci sono elementi per essere particolarmente ottimisti. Anche se non ci sono nemmeno elementi per essere pessimisti. Bisogna tenere a mente che la Borsa, alla fine, si autoregola. E forse nei mesi scorsi c'è stato troppo ottimismo». Da parte di chi? «Un po' di tutti. Ho notato negli ultimi tempi spinte di ottimismo che mi hanno lasciato perplesso, anche sull'onda delle nuove quotazioni che sono state, in alcuni casi, strumenti di dannata speculazione». Come mai? «Non e strano. Il fatto è che quando i rendimenti calano, la ricerca di forme alternative nella gente si fa spasmodica. Prima abbiamo avuto la lebbre dei titoli bancari, che hanno creato molte aspettative, molte bolle speculative che poi sono esplose. Poi su alcuni grandi titoli, come Telecom Tccnost o Olivetti, si è puntato per mesi. Inevitabile che alla fine il rialzo si fermi». Dunque questo ridimensionamento è un inevitabile pre- sa di coscienza da parte di Piazza Affari? «In certo senso sì. L'unico mercato che continua a comandare la danza ed è tuttora vicino ai massimi ò New York. Ma non dimentichiamoci che quello è un listino trainato dai titoli tecnologici. Ora io mi chiedo: dove è la tecnologia nel nostro mercato? Non c'è. Insomma, anche le nuove quotazioni bisogna guardarle con grande prudenza. Così non è stato, abbiamo visto titoli piccoli fare rialzi incredibili e poi, inevitabilmente, arrestarsi». Abbagli? «Abbagli, sì. La gente è rimasta abbagliata da questi scatti, ha creduto che li ci fosse il guadagno sicuro, ora si sente scottata. A New York, anche le blue chips tradizionali, quelle che molti giudicano sopravvalutate, esprimono valori aggiunti che da noi non ci sono. E così vediamo che Wall Street, che molti da tempo prevedono vicina all'inversione di tendenza, continua ad andare avanti, mentre le Borse europee, che secondo gli osservatori sarebbero sottovalutate, si fermano». Esistono anche motivi esterni per spiegare la stanchezza di Piazza Affari? «Sicuramente. Ci sono le seme- strali che non sono certo dei pozzi d'oro, la situazione politica in costante fibrillazione, la situazione sindacale che è quella che è, il timore di un rialzo dei tassi. Ecco spiegate le cautele e i dubbi che attanagliano i mercati soprattutto europei che, difatti, si abbattono a ogni stormir di fronda. Aggiungiamo la passività dei nostri fondi e il quadro è completo». In che senso la passività dei fondi? «I fondi italiani restano fondi indicizzati e poco gestiti, sono passivi e vanno per lo più a rimorchio del mercato, si muovono poco contro il mercato di cui un'ottica do reali» sono per lo più succubi». E come mai? «Perché i loro orizzonti restano legati ai parametri di riferimento voluti dalla Consob. I quali parametri dovrebbero essere strumenti di giudizio del gestore, e invece si sono trasformati in strumenti di giudizio dell'investitore. Questo fa sì che il gestore abbia davanti a sé obiettivi di breve periodo, e tenda a seguire l'indice. Perché investire in modo diverso dall'indice vorrebbe dire prendersi un rischio che il gestore non ha voglia di assumersi». Che fare? «Bisogna sempre guardare ai mercati in un'ottica di medio-lungo periodo, allora sì che i listini possono offrire opportunità. Bisogna guardare bene tutti gli elementi, che ci sono e sono parecchi. Ad esempio chiedersi: le vendite di oro dove porteranno? A un certo punto il prezzo potrebbe scendere a livelli interessanti. Insomma, le occasioni in prospettiva esistono, e anche per questo oggi non è sbagliato avere in casa una maggiore liquidità». (v. 8.1 «Bisogna ragionare in un'ottica di medio e lungo periodo per avere opportunità reali» Ettore Fumagalli

Persone citate: Ettore Fumagalli, Fumagalli, Olivetti, Piazzo Affari

Luoghi citati: Milano, New York