Il fardello di Mohcmmed VI

Il fardello di Mohcmmed VI Il fardello di Mohcmmed VI Dalla gioventù dorata, al potere in un Paese dagli equilibri delicati RABAT E' un re pallido, sudaticcio, dal viso quasi infantile malgrado i 36 anni, e nel cui sguardo si coniugano dolore e smarrimento, il Mohammed VI che dopo 24 ore insonni lascia in mondovisione il Palazzo Reale precedendo di qualche passo la bara in cui riposa per sempre suo padre Hassan IL Sono le 17.15, e tra qualche secondo il corteo funebre invaderà Rabat inghiottendo nel gigantesco abbraccio popolare l'erede, come peraltro Bill Clinton, Hillary, Jacques Chirac, Carlo Azeglio Ciampi... e gli altri vip planetari. Ma il fotogramma di Mohammed VI - per gli intimi «Smit Sidi» - che abbandona sgomento la casa in cui dal '63 gli preparavano il regno, rimarrà impresso fra i sudditi. Sì, malgrado ora lo si possa chiamare «spada divina in terra», l'uomo sembra fragile. E anche se non lo fosse, ereditare un reame dalle tensioni economico-sociali lancinanti, con l'islamismo in perenne agguato e una polveriera quale l'ex Sahara spagnolo a complicare le già difficili relazioni Algeri-Rabat spaventerebbe chiunque. La lunga infanzia del principe è ormai alle spalle. E il risveglio, smaltita l'immensa fatica, il sudore e le lacrime, potrebbe rivelarsi brutale. Ma, forse, lo scapolo Mohammed non l'affronterà più solo. Il celibato a oltranza che alimentava sussurri e grida sulle propensioni sessuali di «Smit Sidi» potrebbe finire tra poche settimane. Anzi, forse il nuovo monarca ha già moglie. La notizia filtra dalla Corte. E lascia perplesso, dicono, solo chi non conosce il Marocco. Il matrimonio segreto rientra nella tradizione locale. Lo si può annunciare dopo le nozze. E sembra proprio che Mohammed VI abbia, se non una sposa, almeno la «promessa nuziale» che prelude al futuro annuncio. Chi è l'eletta? Si mormora la figlia di un ex ministro. Il toto-regina (ma il termine non inganni: nei regimi poligamici l'uomo non condivide, neppure sirnbolicamente, il trono) dovrebbe durare almeno 40 giorni. Solo quando il lutto ufficiale cesserà, sapremo. E tuttavia c'è chi giura su una first lady berbera. Così, perlomeno, suggerisce l'esempio di Hassan lì e Mohammed V, il nonno. E sarebbe un primo segnale ecumenico, nel Paese ove il berbero è lingua madre per 40 cittadini su 100. 11 «principe dei credenti» con un debole per le spider, i cavalli, il disegno e i night parigini dovrà insomma concretizzare il titolo più impegnativo tra le prerogative attribuitegli: «Riunificatore». In un Marocco dalle troppe contraddizioni, ove l'analfabetismo femminile dilaga nelle campagne e a Rabat le case prive di acqua e luce sono tuttora innumerevoli, per sopravvivere la monarchia ha da essere federatrice. E una greve sfida attende il neo-sovrano alauita: mostrare che dopo gli stage a Bruxelles (ove Jacques Delors fu il suo chaperon) e New York, sapra calarsi nel ruolo più difficile: divenire se stesso. Tre figure, assai diverse ma ugualmente enigmatiche lo accompagnano nell'ardua transizione: il[premier Abderrahmane Youssoufi, il banchiere André Azulay (un ebreo che Hassan II ascoltava più dei consiglieri musulmani), e il temibile Driss Basri. Ossia l'unico che incarni davvero la continuità. Ministro degli Interni da un ventennio, è il «braccio secolare» cui la dinastia usa delegare le repressioni più feroci. Indispensabile ma, nel contempo, a rischio, nel Marocco in cui un suo lontano predecessore coltivò tentazioni golpiste. Youssoufi, lui, rassicura. Soltanto il machiavellico Hassan poteva installare all'esecutivo - nel febbraio '98 - un suo ex prigioniero politico, vice di quel Ben Barka che nel '65 il regime rapì e uccise a Parigi. Ma è vecchio, indebolito dai numerosi acciacchi, e sembra coltivi un solo desiderio: passare il testimone appena il Marocco uscirà vittorioso dalla successione. Ma il giovane Mohamed ha ancora troppo bisogno di lui. Aspettiamo. Il Maroco non è forse «un'immensa sala d'attesa», come spiega nei cabaret l'umorista Ahmed Sanoussi?

Luoghi citati: Bruxelles, Marocco, New York, Parigi, Rabat